Ferma restando la genealogia di Casa Savoia, il tema della successione a Umberto II come capo del casato è oggetto di controversia fra i sostenitori di Vittorio Emanuele e di Amedeo.
Il 7 luglio 2006, infatti, la Consulta dei Senatori del Regno ha emesso un comunicato] con il quale dichiara decaduto da ogni diritto dinastico Vittorio Emanuele e i suoi successori e indica come duca di Savoia e capo della casa il duca d'Aosta, Amedeo.
Dopo la laurea in economia aziendale, conseguita presso l'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, Aimone svolse un periodo di specializzazione presso la J.P. Morgan. Successivamente lavorò nel settore marketing del gruppo Rinascente, del Gruppo Merloni e di Fata Engineering. Nel 1994 si trasferì a Mosca, in Russia, per lavorare con la Tripcovich Trading Company. Nel 2000 venne assunto dal gruppo Pirelli, dove ricoprì la carica di direttore generale responsabile per il mercato della Russia e di tutti i paesi dell'ex Unione Sovietica. Nel 2006 divenne vicepresidente dell'associazione delle imprese italiane in Russia, la Gim-Unimpresa, socio aggregato di Confindustria.[8]
Dal 1º luglio 2012 è amministratore delegato della Pirelli Tyre Nordic,[2] responsabile per tutti i mercati dei paesi scandinavi e, dal 1º settembre 2013, è responsabile per Pirelli Tyre della regione Russia e paesi nordici.[3] Dal 2017 è presidente del Consiglio Imprenditoriale Italiano, organo di raccordo delle realtà associative imprenditoriali italiane operanti nella Federazione Russa.[9] All'inizio del 2023, a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina, Aimone lasciò Mosca e si trasferì in Italia, stabilendosi con la famiglia a Milano.[10] Da gennaio dello stesso anno è Senior Vice President Institutional Affairs del Gruppo Pirelli e, da ottobre, è Senior Vice President Institutional and Regulatory Affairs.[11]
Nell'ottobre 2019 Aimone venne nominato ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Federazione Russa,[16][17] entrando in carica il mese successivo[4] e presentando le proprie lettere credenziali il 20 novembre 2020.[18] Il ruolo della missione diplomatica dell'Ordine in Russia consiste nella promozione dei rapporti fra Cristianità orientale e Chiesa cattolica, nel sostegno alle opere caritative verso i bisognosi e nella promozione di iniziative culturali,[5] ruolo per il quale l'Ordine è fortemente apprezzato dalle autorità civili ed ecclesiastiche russe.[19]
Aimone, inoltre, è stato delegato per presiedere «una rappresentanza permanente con il mondo dell'economia e della politica» italiana.[24] Il 29 settembre 2007, realizzando le disposizioni del decreto precedente, Aimone nominò una commissione esecutiva per la riorganizzazione degli ordini dinastici di Casa Savoia con il compito di valutare i requisiti di merito per la riammissione negli ordini cavallereschi dei vecchi cavalieri e per la nomina dei nuovi.[25] Aimone chiese totale trasparenza: i cavalieri devono avere esclusivamente requisiti meritori e l'adesione tornerà ad essere gratuita, così com'era nella volontà del re Umberto II.[23]
I sostenitori della legittimità dell'atto di Amedeo di Savoia-Aosta del 7 luglio 2006 gli riconobbero il titolo di Sua altezza reale il principe ereditario d'Italia Aimone, duca delle Puglie e VI duca d'Aosta, mentre, per coloro che negano la validità dell'atto paterno, Aimone era Sua altezza reale il principe Aimone, duca delle Puglie. A seguito della morte del padre Amedeo, avvenuta il 1º giugno 2021, Aimone è riconosciuto da una parte dei monarchici italiani come Sua altezza reale il principe Aimone, Capo di Casa Savoia, XVIII duca di Savoia, in disputa con suo cugino Emanuele Filiberto di Savoia.
Matrimonio e discendenza
Aimone di Savoia-Aosta è stato fidanzato da maggio 2005 con una sua lontana cugina, la principessa Olga di Grecia (Atene, 17 novembre 1971), figlia secondogenita del principe Michele di Grecia e di Marina Karella. Il loro matrimonio venne celebrato con rito civile il 16 settembre 2008 presso l'ambasciata italiana a Mosca. L'atto del regio assenso fu trasmesso da Amedeo di Savoia-Aosta agli sposi prima della celebrazione.[26] Il matrimonio religioso fu celebrato il 27 settembre 2008 presso l'isola greca di Patmo.[27][28][29] Dal matrimonio sono nati:
Umberto, nato a Parigi il 7 marzo 2009, è il primogenito della coppia.[30] Il neonato, il successivo 9 marzo, ricevette da suo nonno Amedeo di Savoia-Aosta il titolo di principe di Piemonte.[31] Relativamente alla cosiddetta questione dinastica, Umberto ha titoli diversi e occupa una posizione diversa nella linea di successione:
– per chi riconosce valide le pretese di Aimone di Savoia-Aosta è sua altezza reale il principe Umberto, principe di Piemonte, primo in linea di successione;
Amedeo, nato a Parigi il 24 maggio 2011, è il figlio secondogenito.[32] Il giorno successivo, 25 maggio, Amedeo ricevette da suo nonno Amedeo di Savoia-Aosta il titolo di duca degli Abruzzi.[33] Relativamente alla questione dinastica, Amedeo ha titoli diversi e occupa una posizione diversa nella linea di successione:
– per chi riconosce valide le pretese di Aimone di Savoia-Aosta è sua altezza reale il principe Amedeo, duca degli Abruzzi, secondo in linea di successione;
– per chi riconosce valide le pretese di Emanuele Filiberto di Savoia è sua altezza serenissima il principe Amedeo, principe del sangue, escluso dalla linea di successione.
Isabella, nata a Parigi il 14 dicembre 2012, è la figlia terzogenita.[34] Poiché in Casa Savoia vige la legge salica, Isabella non è inclusa nella linea di successione. Relativamente alla questione dinastica, Isabella ha titoli diversi:
– per chi riconosce valide le pretese di Aimone di Savoia-Aosta è sua altezza reale la principessa Isabella, principessa di Acaia;
– per chi riconosce valide le pretese di Emanuele Filiberto di Savoia è sua altezza serenissima la principessa del sangue Isabella di Savoia-Aosta.
Legame con Padre Pio
Secondo una profezia, riportata dalla regina Maria José,[35]padre Pio da Pietrelcina avrebbe previsto la fine del Regno d'Italia, l'estinzione del ramo principale dei Savoia discendenti da Umberto I e il successivo ritorno della monarchia in Italia con il ramo collaterale dei Savoia-Aosta.[36][37] Nella cripta dove riposano i resti mortali del frate, a San Giovanni Rotondo, è presente un grande bassorilievo commissionato nel 1968 da Gian Paolo Quinto e modellato dallo scultore Cesarino Vincenti, intitolato Maestà e Bellezza ti stanno intorno.[38] L'opera raffigura la Sacra Famiglia attorniata da un gruppo di persone raccolte in preghiera, fra le quali spicca un uomo che, nonostante l'opera sia stata realizzata quando Aimone aveva solo un anno, ha il viso di Aimone di Savoia-Aosta da adulto, con sulle spalle il collare dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata.[39][40]
«Per l'eccezionale contributo dai lui dato negli ultimi 25 anni a sostegno dei rapporti economici bilaterali italo-russi» — 13 giugno 2019[41]
Onorificenze sabaude
Il riconoscimento in capo ad Aimone del gran magistero degli ordini dinastici sabaudi, in quanto ruolo riservato al capo di Casa Savoia, è legato alla controversia sulla successione dinastica.
«Per il contributo alla realizzazione di progetti congiunti di alto livello tra Italia e Russia e per l'attrazione degli investimenti nella Federazione Russa» — 30 gennaio 2018[42]
^Secondo il capitolo "Real Casa di Savoia", nella XXXIII edizione dell'annuario della nobiltà italiana, pubblicata nel 2020, al Capo di Casa Savoia spettano i titoli di: re di Sardegna, re di Gerusalemme, re di Cipro, re di Armenia, duca di Savoia, duca d'Aosta, duca di Genova, duca del Monferrato, duca di Piacenza, duca del Chiablese, duca del Genevese, principe e vicario perpetuo del Sacro Romano Impero, principe di Carignano, principe di Acaia, principe di Piemonte, principe di Oneglia, principe di Poirino, principe di Trino, principe di Carmagnola, principe di Montmélian, principe di Arbin, principe di Francin, principe di Masserano, principe di Crescentino, principe di Dronero, principe di Chieri, principe di Riva presso Chieri, principe di Banna, principe di Bene, principe di Bra, principe di Busca, principe balì del ducato d'Aosta, principe della Cisterna e di Belriguardo, marchese in Italia, marchese di Susa, marchese d'Ivrea, marchese di Saluzzo, marchese di Ceva, marchese di Maro, marchese di Cesena, marchese di Savona, marchese di Tarantasia, marchese di Borgomanero e Cureggio, marchese di Oristano, marchese di Casella, marchese di Rivoli, marchese di Pianezza, marchese di Govone, marchese di Salussola, marchese di Racconigi con Tegerone, marchese di Migliabruna, marchese di Motturone, marchese di Cavallermaggiore, marchese di Marene, marchese di Modane, marchese di Lanslebourg, marchese di Livorno Ferraris, marchese di Santhià, marchese di Agliè, marchese di Centalli, marchese di Demonte, marchese di Desana, marchese di Ghemme, marchese di Vigone, marchese di Villafranca, marchese di Roccavaione, marchese di Peveragno, marchese di Boves, marchese di Voghera, conte di Torino, conte di Asti, conte di Moriana, conte di Barge, conte di Villafranca, conte di Nizza, conte di Tenda, conte di Ginevra, conte di Bairo, conte di Oregno, conte di Alessandria, conte di Novara, conte di Romont, conte di Tortona, conte di Bobbio, conte di Soissons, conte di Sant'Antioco, conte di Pollenzo, conte di Roccabruna, conte di Tricerro, conte di Bairo, conte di Ozegna, conte del Goceano, conte dell'Apertole, conte di Sarre, conte di Vigevano, conte di Noyon, conte di Belley, conte di Salmorence, conte d'Oirado, conte di Bredulo, conte di Albenga, conte di Moncalieri, conte di Valence e Die, conte di Richmond, conte di Ponderano, conte dell'Impero Francese, visconte e signore di Chambéry, barone di Faucigny, barone del Vaud, barone di Varisella, alto signore di Monaco, di Roccabruna e di 11/12 di Mentone, signore di Vercelli, signore di Pinerolo, signore della Lomellina, signore della Valsesia, signore d'Arvillars, signore di Mulette, signore di Collegno, signore di Bernezzo, signore di Altezzano, signore di Genola, signore di Pancalieri, signore di Covorre, signore di Bugey, signore di Cornillon, signore di Coligny, signore di Meudon, signore di Villanova, signore di Chillon, signore di Bard, signore di Crest, signore di Chamasson, signore di Corcelle, signore di Boon, signore di Balme, signore di Cluse, signore di Montagny, signore di Grospurg, signore di Bressa, signore di Bougé, signore di Seyssel, signore d'Egle, signore d'Aubonne, signore di Vingel, signore d'Arlod, signore di Gruyères, signore di Vevey, signore di Port Valeys, signore di Corbiène, signore di Ponto in Ogo, signore di Torre del Pino, signore di Talavier, signore di Clées, signore di Baleyson, signore di Lanzin, signore di Belmont, signore di Arcanciel, signore di Yllens, signore di Charosse, signore di Dorches, signore di Cronay, signore di Palesiex, nobiluomo e patrizio di Venezia, patrizio di Ferrara, capo e sovrano del nobilissimo ordine dell'Annunziata, gran maestro del sacro militare ordine dei santi Maurizio e Lazzaro e del reale ordine civile di Savoia. Si veda: Andrea Borella, Real Casa di Savoia, in Annuario della Nobiltà Italiana, di Andrea Borella e altri, Teglio, Annuario della Nobiltà Foundation Trust, 2020, ISBN978-8894286106.
Fonti
^Si veda: Andrea Borella, Real Casa di Savoia, in Annuario della Nobiltà Italiana, di Andrea Borella e altri, Teglio, Annuario della Nobiltà Foundation Trust, 2020, ISBN978-8894286106.