Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano
Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano (Torino, 1º marzo 1690 – Parigi, 4 aprile 1741) fu il terzo principe di Carignano. BiografiaInfanziaNato a Torino, era il terzo figlio e il figlio maggiore di Emanuele Filiberto e di Maria Caterina d'Este, Vittorio Amedeo I di Savoia-Carignano venne creato Cavaliere dell'Annunziata nel 1696. Matrimonio e anni pariginiIl 7 novembre 1714, presso il Castello di Moncalieri, Vittorio Amedeo sposò Maria Vittoria Francesca di Savoia (10 febbraio 1690 - Parigi, 8 giugno 1766), figlia legittimata del re Vittorio Amedeo di Sardegna e di Giovanna Battista d'Albert de Luynes. Suo suocero mostrò inizialmente affetto per lui, ma finì per privarlo, nel 1717, delle sue 400.000 lire di reddito annuo a causa di spese eccessive, dovute in gran parte all'indulgenza al gioco d'azzardo. Fu allora che Vittorio Amedeo fuggì in Francia per scappare dai suoi creditori e gli fu concesso di prendere possesso della sua eredità solo sul finire del 1718. Nel 1733 si trasferì definitivamente a Parigi, ove venne nominato generale delle armate di Francia. A Parigi condusse una vita dissoluta tanto da venir privato da Luigi XV del Castello di Condè che passò a Jean-François Leriget de La Faye. Risiedette nel Hôtel de Soissons a Parigi, creando negli anni un'importante collezione di opere d'arte, poi vendute all'asta sempre a causa dei debiti via via accumulati. Qui organizzò anche una casa di scommesse e giochi d'azzardo dilapidando ben presto il suo ingente patrimonio. In questa abitazione ospitò per qualche tempo l'economista inglese John Law. Appassionato del balletto dell'Opéra di Parigi, venne nominato da Luigi XV intendente del teatro del Menus-Plaisirs. Furono questi gli anni in cui Vittorio Amedeo ebbe anche numerose amanti, tra cui la ballerina Barbara Campanini[1] e l'attrice Marie Antier che denigrò pubblicamente quando la scoprì ad amoreggiare con il fermiére général Alexandre Jean Joseph Le Riche de La Popelinière. MorteVittorio Amedeo morì nel 1741 indebitato al massimo, al punto che la sua abitazione venne venduta dal figlio per appianare i debiti. Successivamente questa venne abbattuta e al suo posto vi sorse la borsa frumentaria, nel luogo ove oggi sorge la Camera di Commercio di Parigi. Nei titoli della sua famiglia gli successe il figlio Luigi Vittorio detto Ludovico. Riposa nella cripta reale della basilica di Superga a Torino. DiscendenzaDal suo matrimonio con Maria Vittoria Francesca di Savoia, Vittorio Amedeo di Savoia-Carignano ebbe quattro figli:
Dall'amante Felicita Parà di Marignan (morta nel 1742) ebbe due figli naturali, legittimati in seguito:
Dall'amante Jeanne-Elisabeth le Lyon ebbe un figlio naturale non legittimato:
Dall'amante Maria Vonzart (o Tanzault), ebbe due figli naturali in seguito legittimati:
Ascendenza
Titolatufa
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