Un priore e dodici monaci costituirono l'organico iniziale. L'abbazia stessa era situata su una penisola di ghiaia, nota come Bodsey Island, con un'impraticabile palude su tre lati. La cappella fu sostituita da un'ampia chiesa costruita in pietra per erigere la quale occorsero cinque anni e rimase tale fino a che nel XII secolo fu realizzato un progetto ancor più grande.
Considerevoli danni furono arrecati all'abbazia nel 1143 da Goffredo di Mandeville, I conte dell'Essex, che espulse i monaci ed usò l'abbazia come fortezza.
La chiesa parrocchiale di San Tommaso Becket della città fu eretta fra il 1180 ed il 1190 come ospedale, infermeria o foresteria dell'abbazia. Originariamente era una sala con navate, una cappella ad est, un vestibolo a nord ed un locale di alloggio per i guardiani a sud, ma queste due ultime parti furono demolite. Il fabbricato divenne una chiesa parrocchiale verso il 1222.
La portineria (ora una proprietà del National Trust), gli Ospizi di carità e la chiesa parrocchiale sono ancor oggi visibili.[2] Oggi ciò che resta della portineria fa parte dell'Abbey College.[3]
La Ramsey Abbey house, ex abitazione secentesca di Sir Henry Cromwell, è ora utilizzata per le lezioni.
Parte della portineria fu rimossa dal figlio ed erede di Sir Richard Williams per formare il passaggio principale alla Hinchingbrooke House in Huntingdon, la sua nuova residenza invernale.[4]
Tombe
Fu nelle terre dell'abbazia che nel 1001 vennero rinvenute le spoglie mortali di un vescovopersiano che si era trasferito in Inghilterra per darsi alla vita di eremita[5] e che furono inumate nell'abbazia. Considerato santo, viene identificato come sant'Ivo[6]
^Il nuovo impianto "The Abbey College, Ramsey" era formato dall'unione della Ramsey Abbey School con l'adiacente Ailwyn School ed è diventato operativo dal 2006, perdendo le precedenti denominazioni.
^(EN) Nicolas Orme, The Saints of Cornwall, New York, Oxford University Press, 2000, ISBN 0-19-820765-4 p. 148
^La scoperta dei resti mortali del vescovo fu citata per la prima volta brevemente nella Cronaca Chronicon ex chronicis di Giovanni di Worcester. ((EN) William Page, Granville Proby, A History of the County of Huntingdon, Volume 1 pp. 388–389, Nota 1. [url=http://www.british-history.ac.uk/report.aspx?compid=38144])