Zibana
Zibana è una piccola frazione montana del comune di Palanzano, in provincia di Parma. La località dista 2,51 km dal capoluogo.[1] Origini del nomeLa località era chiamata in epoca medievale Zubana, toponimo d'origine romana o celtica o, più probabilmente, germanica; secondo quest'ultima ipotesi il nome deriverebbe da Zebiana, in precedenza Gepitana, dalla tribù dei Gepidi.[3] StoriaIl territorio risultava forse abitato già in epoca celtica o romana, come il toponimo potrebbe indurre a pensare[4], anche se è più probabile che il nome derivi dalla tribù germanica dei Gepidi, i cui contingenti si mescolarono agli Ostrogoti e soprattutto ai Longobardi, che si insediarono nella Valle dei Cavalieri intorno al VI secolo.[3] La prima testimonianza[5] certa dell'esistenza del piccolo borgo di Zibana risale tuttavia soltanto al 1015.[3] La piccola chiesa fu innalzata in forme romaniche tradizionalmente ai tempi della contessa Matilde di Canossa,[6] anche se fu in realtà probabilmente edificata già tra il IX e il X secolo. Risale però al 1230 la prima testimonianza[7] dell'esistenza della cappella "de Zubana", che, dipendente dalla pieve di San Vincenzo nell'attuale comune di Ramiseto, rappresentò a lungo un frequentato luogo di sosta per i pellegrini, grazie alla sua posizione all'incrocio tra la via di Linari, che conduceva all'abbazia sul passo del Lagastrello, e la via del Caio, che valicava il non lontano monte omonimo.[3] In epoca tardo-medievale, a presidio della val Cedra, fu innalzato nei pressi della località il castello, all'epoca conosciuto come "Castione" o "Castro", documentato per la prima volta nel 1444; l'edificio fu conteso tra i rami parmense e reggiano della potente famiglia Vallisneri,[3] che lo mantenne probabilmente fino al tramonto della casata, avvenuto forse a cavallo tra i due secoli seguenti; la proprietà passò allora ai Castiglioni, ricchi possidenti del luogo.[8] Nel XVI secolo furono costruite accanto alla struttura le tre torri ancora oggi superstiti, allo scopo di segnare il confine tra la valle dei Cavalieri e le corti di Monchio, ma, perdute le originarie funzioni difensive, la fortezza cadde presto in rovina.[3] Monumenti e luoghi d'interesseChiesa di Santa Maria AssuntaEdificata forse nel IX o nel X secolo, la chiesa fu modificata tra il XVI e il XVII secolo con l'aggiunta di due cappelle laterali, la leggera sopraelevazione della navata, la ricostruzione dei fianchi e l'innalzamento del campanile e della sagrestia;[9] la pieve oggi conserva intatta la pregevole abside semicircolare, in conci regolari di pietra grigia, decorata con semicolonne e un motivo ad archetti pensili retti da mensoline, quattro delle quali ornate con altorilievi raffiguranti le teste degli Evangelisti.[6] Torri dei CastiglioniEdificate nel XVI secolo all'interno del tardo-medievale castello di Castione, le tre torri dei Castiglioni caddero successivamente in rovina col maniero;[3] ricostruite completamente intorno al 1890 per volere di Domenico Castiglioni, forse con profonde modifiche rispetto all'originaria conformazione della fortezza, sprofondarono in seguito nuovamente nell'attuale stato di abbandono.[8] Note
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