Zecca di Barletta

La Zecca di Barletta fu una zecca del Regno di Napoli, attiva per circa un decennio. Fu una delle tre a funzionare in Puglia, insieme a quelle di Brindisi e Manfredonia[1]. Si occupò principalmente di coniare il "Reale" di Carlo II di Napoli[2].

Castello di Barletta, sede della Zecca

Storia

Busto di Carlo I d'Angió, fautore della Zecca di Barletta

Con la morte di Federico II di Svevia, Carlo I d'Angiò si prodigò a sostituire e cancellare tutto ciò che rimandasse all'epoca federiciana nel Regno di Napoli. Fece così chiudere la Zecca di Manfredonia , città fondata da Manfredi di Sicilia e ne istitui una nel Castello di Barletta, per la coniazione di monete d'oro[3]. Dopo circa 10 anni di attività, con la crisi alle porte, Carlo d'Angiò centralizzò la coniazione a Napoli.

Note

  1. ^ La Zecca di Barletta (PDF), su emeroteca.provincia.brindisi.it.
  2. ^ Monete coniate nella zecca di Barletta, su numismatica-italiana.lamoneta.it. URL consultato il 10 agosto 2024.
  3. ^ Alfredo Maria Santoro, Nostrum fidelium officium sicle… Gli ufficiali delle zecche del regno angioino di Sicilia (sec. XIII-XIV), collana Collection de l'École française de Rome, Publications de l’École française de Rome, 2018, ISBN 978-2-7283-1319-8. URL consultato il 10 agosto 2024.

Collegamenti esterni

 

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