Riprende il nome della xenia (in greco antico ξενία), che presso gli elleni era il concetto sacro dell'ospitalità (oltre ad essere un epiteto della dea Atena[5]), e viene quindi interpretato come "ospitalità" o come "ospitale"[1][2][3][4]; etimologicamente deriva da ξένος, xénos, "ospite", "straniero"[1][3][4][6].
Il nome venne portato da una santa martire del V secolo molto venerata nelle Chiese orientali[3], ed ha quindi avuto notevole fortuna nell'Oriente cristiano, specie in Russia[5]: venne adottato, tra l'altro, dai Romanov, al che si deve probabilmente l'uso del nome al di fuori di Russia e Ucraina[5]. In Italia gode di scarso utilizzo[2], ed è attestato con maggiore frequenza al Nord e al Centro; tale diffusione, in parte attribuibile alla memoria classica o al debole culto di santa Xenia, è dovuta in realtà principalmente alla popolarità di attrici od opere teatrali o letterarie straniere[1]. Questo nome venne anche attribuito alla città statunitense di Xenia, in Ohio, proprio per suggerire cordialità e ospitalità[6].