Gli stivaletti
Gli stivaletti (in lingua russa Čerevički) è un'opera comica fantastica in 4 atti e otto scene di Pëtr Il'ič Čajkovskij e costituisce la revisione di un'opera precedente del compositore, Il fabbro Vakula. Il libretto fu scritto da Jakov Petrovič Polonskij, sulla base del racconto di Nikolaj Vasil'evič Gogol' La notte prima di Natale. Storia della composizione e rappresentazioniL'opera fu redatta tra febbraio ed aprile del 1885 a Majdanovo. Come la precedente versione intitolata Il fabbro Vakula, fu usato il libretto di Polonskij, originariamente scritto per il compositore Aleksandr Serov, che però era morto senza poterlo utilizzare. Čajkovskij, con l'aiuto di Nikolaj Čaev, effettuò però alcune revisioni ed aggiunte per questa seconda versione. Il materiale tematico è comunque lo stesso de Il fabbro Vakula. Le modifiche apportate nascevano dal desiderio del compositore di "salvare l'opera dall'oblio". Alcuni elementi del tessuto musicale furono semplificati, e la sfera lirica dell'opera fu enfatizzata con una nuova aria per Vakula; inoltre l'aggiunta della canzone del maestro di scuola e dei versi di Sua Altezza arricchirono la composizione. La prima dell'opera avvenne il 19 (31) gennaio 1887, al teatro Bol'šoj, diretta dallo stesso Čajkovskij, che debuttò in quell'occasione come direttore d'orchestra.
In Italia la prima rappresentazione dell'opera ebbe luogo nel 2000 al teatro Lirico di Cagliari. L'evento, diretto da Gennadij Roždestvenskij con la direzione del coro di Paolo Vero e la regia di Jurij Aleksandrov, venne registrato e trasmesso dalla RAI con successo di critica e di pubblico[2][3] e replicato nel 2003 e nel 2014 con la direzione di Donato Renzetti e le riprese di Rai 5. L'opera è stata rappresentata in lingua originale russa, ma eseguita con l'ausilio dei sopratitoli in italiano che scorrevano sull'arco scenico del boccascena. TramaL'azione ha luogo nel villaggio di Dykan'ka, in Ucraina, e a San Pietroburgo, alla fine del XVIII secolo. Atto IScena prima Dikan'ka d'inverno in una notte di luna. Solocha accoglie il Diavolo, suo spasimante, che desidera vendicarsi di Vakula, figlio di Solocha, perché lo ha raffigurato in maniera ridicola. Perciò decide di rubare la luna e provocare una tempesta per trattenere a casa Čub, padre della bella Oksana, amata da Vakula, in modo che i due non possano incontrarsi liberamente a casa di lei. Tuttavia Čub non desiste dal suo proposito, e con il compare Panas si reca dal maestro di scuola per mangiare i suoi famosi vareniki. Atto IIScena prima A casa di Solocha. La strega amoreggia col Diavolo: i due ballano un hopak suonato da demoni che si presentano in forma di insetti. La danza è interrotta da qualcuno che bussa alla porta: entra il capo del villaggio ed il Diavolo si nasconde in un sacco vuoto. La stessa scena si ripete poi con il maestro di scuola e con Čub. Per ultimo arriva Vakula che, senza accorgersi di nulla, si carica i sacchi in spalla e si dirige verso la sua fucina. Atto IIIScena prima Presso il fiume. Le rusalki sotto il ghiaccio si lamentano del freddo. Vakula è molto pensieroso, quando improvvisamente dal sacco salta fuori il Diavolo, che gli chiede la sua anima in cambio di Oksana. Ma il ragazzo con una mossa rapida gli salta in groppa e gli ordina di portarlo a San Pietroburgo alla corte dell'imperatrice. Atto IVLa mattina di Natale. Solocha e Oksana piangono Vakula scomparso. All'improvviso il fabbro compare e, con il sostegno dei ragazzi del villaggio, chiede a Čub la mano di Oksana, ottenendo una risposta positiva. Oksana è già pronta ad accettarlo anche senza gli stivaletti in regalo. Tutti festeggiano la coppia di fidanzati. Struttura dell'opera
Atto IScena prima
Scena seconda
Atto IIScena prima
Scena seconda
Atto IIIScena prima
Scena seconda
Scena terza
Atto IV
Note
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