Volo Swissair 316
Il volo Swissair 316 era un volo passeggeri internazionale da Ginevra, in Svizzera, ad Atene, in Grecia. Il 7 ottobre 1979, un Douglas DC-8 operante su tale rotta uscì di pista dopo l'atterraggio a causa di errori dei piloti e prese fuoco. In 14 persero la vita.[1] L'aereoIl velivolo coinvolto era un Douglas DC-8-62, marche HB-IDE, numero di serie 45919, numero di linea 312. Volò per la prima volta l'8 settembre 1967 e venne consegnato a Swissair qualche settimana dopo, il 23 novembre. Era alimentato da 4 motori turboventola Pratt & Whitney JT3D-3B. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva poco più di 12 anni.[2][3] L'incidenteIl volo 316 atterrò sulla pista 15L dell'aeroporto di Atene-Ellinikon ad una velocità di 146 nodi (270 km/h). L'aereo non rallentò abbastanza ed uscì di pista, fermandosi su una strada pubblica. L'ala sinistra e la coda si separarono e scoppiò un incendio. 14 dei 142 passeggeri a bordo persero la vita.[4] Tra le vittime c'erano cittadini britannici, tedeschi e francesi. Dei passeggeri a bordo, 100 erano dottori in viaggio per un convegno medico in Cina.[5] Uno dei sopravvissuti del volo 316 fu Hans Morgenthau, professore emerito dell'Università di Chicago ed esperto di relazioni internazionali.[6] ConseguenzeDopo l'incidente si scoprì che l'aereo trasportava oltre 450 kg di isotopi radioattivi e una piccola quantità di plutonio. Questo si trovava nel bagaglio di uno dei dottori a bordo.[6][7] Le autorità fecero controllare i vigili del fuoco e gli altri soccorritori per l'esposizione alle radiazioni.[8] Nell'incidente vennero distrutti oltre 2 milioni di dollari di diamanti industriali destinati a Mumbai. La maggior parte di quelli non tagliati furono trovati dalla polizia, ma erano ormai stati distrutti dall'intenso calore dell'incidente.[9] Due giorni dopo lo schianto del volo 316, le autorità greche accusarono il pilota Fritz Schmutz di omicidio colposo.[10] Durante un processo nel 1983, Schmutz e il copilota Deuringer furono giudicati colpevoli di molteplici accuse tra cui omicidio colposo con negligenza, causa di lesioni fisiche multiple e ostruzione del traffico aereo, e furono condannati rispettivamente a cinque e due anni e mezzo di prigione.[11] Schmutz e Deuringer furono liberati su cauzione mentre fecero appello alle loro condanne.[12] Un anno dopo la loro condanna, la corte decretò che Schmutz e Deuringer avrebbero potuto convertire in multe i giorni di carcere rimanenti. Nessuno dei due piloti volò più dopo l'incidente, ma continuarono a lavorare come dipendenti di Swissair.[13] Le indaginiLe indagini determinarono che le cause dell'incidente furono le azioni dell'equipaggio, che portarono il DC-8 ad atterrare troppo lungo sulla pista e ad una velocità troppo elevata, dopo un avvicinamento non stabilizzato. Inoltre, i piloti non riuscirono ad utilizzare correttamente i sistemi di frenata e di inversione di spinta del velivolo, che comportarono l'incapacità di fermare l'aeromobile entro la superficie della pista. Note
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