Volo EgyptAir 741
Il volo EgyptAir 741 era un volo tra l'Aeroporto Internazionale del Cairo e l'ormai chiuso Aeroporto Internazionale di Nicosia, precipitato il 29 gennaio 1973. Tutti i 37 occupanti a bordo morirono.[1] Fu il quarto incidente, e il terzo con vittime, che coinvolse la nuova EgyptAir.[2] L'aereo, un Ilyushin Il-18D[3], si schiantò nella catena montuosa di Kyrenia a Cipro durante la sua discesa mentre si avvicinava alla pista da nord. L'esplosione risultante, a circa 12 miglia (19 km) dall'aeroporto di Nicosia, provocò un incendio prontamente spento dalla Guardia Nazionale Cipriota.[4] Il turboelica colpì la montagna a un'altitudine di 783 metri (2.569 piedi) (117 metri (384 piedi) sotto la cresta).[5] Essendo l'aereo costruito in Unione Sovietica, la scatola nera è stata analizzata a Mosca.[6] Dalle registrazioni risultò che il pilota ai comandi si era messo in contatto con Nicosia comunicando che avrebbe volato a vista. Pochi minuti dopo precipitò fra le montagne vicino al villaggio di Karavas. Anche per via della morte dei piloti gli investigatori non riuscirono a scoprire la causa effettiva del disastro. Tuttavia in quel momento l'Ilyushin stava procedendo controvento. È possibile che avesse incontrato una turbolenza che fece perdere il controllo all'equipaggio. I piloti potrebbero anche aver creduto di vedere la pista quando invece così non era[7]. Vittime
Note
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