Comune a vocazione turistica, è adagiato nella media Val Boite a quota 910 m s.l.m., tra i massicci dolomitici dell'Antelao (3.264 m) e del Pelmo (3.168 m), ed è attraversato dalla SS 51 d'Alemagna. Suo patrono è Santa Lucia, alla quale è intitolata la pieve.
Per la posizione panoramica, gode di una grandiosa vista sull'impervio versante sud dell'Antelao, unico lato da cui è visibile la vistosa fessura e dal quale è possibile ammirare l'imponente dislivello tra l'abitato e la vetta.
Il territorio comunale comprende le già citate cime del Pelmo, dell'Antelao e del monte Penna, vette dalle quali si può godere di viste a 360 gradi. Vi sorgono inoltre il rifugio Gianpietro Talamini, a 1.582 m s.l.m., e il rifugio Venezia, a 1.947 m s.l.m., ai piedi del Pelmo e base per la sua ascensione. Presso entrambi i rifugi passa l'Alta via n. 1 delle Dolomiti, per il Venezia anche l'Alta via n. 3.
Nel territorio di Vodo sorgono anche delle antiche malghe, tra cui malga Ciàuta e malga Rutorto, luoghi dedicati alla lavorazione del latte e produzione dei suoi derivati.
L'abitato sorge sulla sinistra del torrente Boite, in una conca naturale locata al di sotto del colle Santa Lucia.
Uno sbarramento artificiale, completato nel 1960, crea il lago di Vodo, che ha una capacità di circa 1.390.000 m³ e alimenta le centrali idroelettriche di Pontesei.
Origini del nome
Vodo sembra riflettere il latinovadum "guado" o meglio, date le caratteristiche orografiche, "canalone". In Veneto, tuttavia, esistono toponimi simili riferiti a un "macero per il lino e la canapa"[5].
Vinigo (Vìnego), chiamata anche "La terrazza delle Dolomiti" per la sua posizione panoramica che domina la valle del Boite, si trova a 1 km dalla statale 51 di Alemagna, a monte dell'abitato di Peaio; dista circa 20 km da Cortina d'Ampezzo. Gli abitanti sono circa 80.
Si tratta di uno dei più antichi insediamenti del Cadore. Paese piccolo e caratteristico per la sua architettura, ha un notevole interesse storico per la sua chiesa (monumento nazionale dagli inizi del '900), che conserva alcuni affreschi della Scuola del Tiziano.
La chiesa, il cui atto di nascita è il 25 giugno 1493, è intitolata a San Giovanni Battista. L'altare maggiore presenta la pala Madonna con Bambino tra i Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista (1548) e viene attribuita al pittore Francesco Vecellio, fratello del sommo Tiziano. L'altare di sinistra presenta una pala di Tommaso Vecellio, Madonna con Bambino tra i Santi Margherita e Antonio Abate (1618). L'altare di destra è ornato dalla pala della Madonna della cintura (1670), attribuita a Osvaldo Gotarnuto, pittore friulano.
A questi si aggiungono altri due piccoli altari: quello di San Liberale a destra e quello di San Giacomo a sinistra (1733) le cui pale sono di autore sconosciuto. Gli affreschi della chiesa sono invece più recenti: risalgono al 1934 e sono opera del pittore veneziano Carlo Alberto Zorzi.
Peaio
La frazione di Peaio (Peej) si trova ad una quota di 890m s.l.m., ai piedi di Vinigo, e a circa 2 km dal comune. Dista 11 km da Tai di Cadore e 19 km da Cortina d'Ampezzo.
Lungo il suo territorio, tra il Boite e l'abitato, è ancora possibile percorrere a piedi la Strada Regia di Alemagna, che collegava la Pianura Padana con i territori germanici.
Di recente costruzione è invece la Ciclabile delle Dolomiti, che segue parallelamente la strada Regia e permette agli escursionisti l'accesso panoramico e facilitato alla frazione.
Amministrazione
Le elezioni comunali si erano già svolte il 7 giugno 2009, ma i risultati non erano stati convalidati e il comune commissariato in quanto non si era raggiunto il quorum necessario (50% + 1 degli aventi diritto al voto): proprio nel periodo delle elezioni, infatti, Vodo era soggetta al consueto fenomeno dell'emigrazione stagionale[7].
Stock Sport Vodo è una società fondata alla fine del 1996 per la promozione ed il gioco dei birilli su ghiaccio e asfalto, allenata sul campo di pattinaggio comunale. Ha iniziato con tre squadre da quattro giocatori.
Dal 1999 al 2006 le sue squadre hanno sempre vinto il torneo regionale veneto, misurandosi con altre compagini cadorine.
^abc Carla Marcato, Vodo Cadore, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 714, ISBN88-11-30500-4.