Vocale anteriore chiusa arrotondata
Quando due simboli appaiono in coppia, quello a sinistra rappresenta
una vocale non arrotondata, quello a destra una vocale arrotondata. Per quelli situati al centro, la posizione delle labbra non è specificata. Vedere anche: IPA, Consonanti
La vocale anteriore chiusa arrotondata è un suono vocalico presente in alcune lingue. Il simbolo utilizzato nell'Alfabeto fonetico internazionale è [y], e l'equivalente simbolo X-SAMPA è y. Caratteristiche
OccorrenzeIn italianoIn italiano standard tale fono è un allofono di ʎ, presente nelle parole di origine straniera, come la parola Yen [ʎeɴ] . In albaneseIn albanese tale fono è reso con la grafia ⟨y⟩ ed è presente per esempio nella parola dy [dy] ("due"). In cineseNelle parlate appartenenti alla famiglia del mandarino tale fono è presente per esempio nella parola 绿 (lǜ, 'verde') [ly˥˩]. In emilianoÈ presente nelle varietà orientali (piacentino, pavese, oltrepadano e tortonese) e in mantovano, quelle cioè in contatto con il lombardo. Pur non essendo codificata ufficialmente la grafia di tali dialetti, suddetto fono è generalmente indicato con ⟨ü⟩. In estoneIn estone tale fono è reso con la grafia ⟨ü⟩ ed è presente per esempio nella parola üks [yks] ("uno"). In finlandeseIn finlandese tale fono è reso con la grafia ⟨y⟩ ed è presente per esempio nella parola yksi [ˈyksi] ("uno"). In franceseIn francese tale fono è reso con la grafia ⟨u⟩ ed è presente per esempio nella parola chute [ʃyt] ("caduta"). In ingleseIn inglese tale fono non è fonema standard ma è presente in alcune varietà.
In ligureIn ligure tale fono è reso con la grafia ⟨u⟩ ed è presente per esempio nella parola rumenta [ryme'ŋta]("spazzatura") o druo [dryu]("duro") In lombardoNella lingua lombarda, questo fono è presente ed è reso con la lettera U secondo l'ortografia tradizionale, od Ü nella grafia moderna. Nelle varietà orientali (orobiche), tale fono è reso con la grafia ⟨ü⟩ ed è presente per esempio nella parola cümü ("comune"). In occitanoIn occitano tale fono è reso con la grafia ⟨u⟩ ed è presente per esempio nella parola luna ('luna') [ˈlynɔ]. In olandeseIn olandese tale fono è reso con la grafia ⟨uu⟩ ed è presente per esempio nella parola fuut [fyːt] ("colombo"). In piemonteseIn piemontese tale fono è reso con la grafia ⟨u⟩ ed è presente per esempio nella parola minusié [minyˈzje] ("falegname"). In tedescoIn tedesco tale fono è reso con la grafia ⟨ü⟩ ed è presente per esempio nella parola Blüte [ˈblyːtə] ("fiore"). In turcoIn turco tale fono è reso con la grafia ⟨ü⟩ ed è presente per esempio nella parola güneş ('sole') [ɟyˈneʃ]. In unghereseIn ungherese tale fono è reso con la grafia ⟨ü⟩ o ⟨ű⟩ a seconda che la vocale sia breve o lunga, ed è presente per esempio nella parola tű [tyː] ('spillo'). Vocale anteriore chiusa protrusaAlcune lingue hanno una vocale (quasi) anteriore (quasi) chiusa protrusa dove le labbra vengono protruse invece di arrotondata o compressa. Siccome attualmente non c'è simbolo IPA per distinguere tra una vocale protrusa e una vocale compressa, qui viene usato il diacritico che rappresenta la labializzazione, [ ̫ ], come simbolo ad hoc per le labbra protruse. (Un'altra possibilità è [yʷ], cioè la vocale modificata dall'endolabializzazione, ma rischia fraintendimento con un dittongo.) Caratteristiche
OccorrenzeIn norvegeseIn norvegese tale fono è reso con la grafia ‹y›
In svedeseIn svedese tale fono è reso con la grafia ‹y› ed è presente per esempio nella parola lyte ('difetto') [lyːtə]. Altri progetti
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