La presenza di attività vinicola è attestata dai tempi degli etruschi, ma è con i romani che vede la progressiva espansione. Con le invasioni barbariche l'attività viene interrotta finché i monaci benedettini iniziano a riprendere l'attività all'interno dei propri monasteri. Sotto la dominazione asburgica nascono le prime cooperative, riorganizzando completamente il settore industriale ma solo nel 1980 vengono introdotti rigorosi criteri di produzione e qualità.[1]
Zone di produzione
Valle Isarco
Zona vocata per la produzione di vini bianchi. I vitigni utilizzati sono il Sylvaner, Müller Thurgau, Gewürztraminer, Kerner e Riesling. Storica è l'Abbazia di Novacella, dove si produce vino dal 1142.[2]