La località dista poco meno di 9 km dal capoluogo comunale e circa 8 km da Pisa.
Storia
Il borgo di Visignano è di origine romana, infatti il toponimo è da inserire tra quei prediali che fiorirono nel territorio in seguito all'assegnazione di appezzamenti di terra ai veterani dell'esercito.[3] Tuttavia, le prime attestazioni della località risalgono al periodo alto-medievale: qui era infatti situata la prima abbazia di San Savino, prima che le frequenti inondazioni dell'Arno costrinsero i monaci a edificarne una nuova nel luogo attuale, presso Montione, in una posizione più riparata.[3] Presso Visignano si trovavano inoltre due chiese, non più esistenti, intitolate a San Giusto e a San Pietro,[3] la prima attestata al 1167, la seconda al 1172:[4] i due edifici parrocchiali erano inseriti nella pievania di San Lorenzo alle Corti[5] e sono ricordati nuovamente nel 1188 e nelle Rationes decimarum del 1276 e del 1296.[4]
Chiesa dei Santi Pietro e Giusto, chiesa parrocchiale della località, è stata edificata tra la fine del XVIII e i primi del XIX secolo e porta i titoli congiunti delle due chiese alto-medievali un tempo qui situate. La chiesa di San Pietro fu distrutta nel 1796 per permettere la costruzione dell'attuale edificio, mentre la chiesa di San Giusto cadde in rovina, ma è possibile scorgere alcuni resti integrati in una nuova costruzione. Il campanile ottocentesco fu demolito e completamente ricostruito nel 1924.[6]
Note
^Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 629.
^Statistiche popolazione 2022 (PDF), su municipium-images-production.s3-eu-west-1.amazonaws.com, p. 15. Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti entro i confini della località così come definita dagli strumenti urbanistici comunali.
^abM. Pasquinucci, G. Garzella, M. L. Ceccarelli Lemut, Cascina (II). Dall'antichità al medioevo, Pisa, 1986, pp. 96–98.
^abEmanuele Repetti, «VisignanoArchiviato il 7 maggio 2006 in Internet Archive.», Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, volume V, Firenze, Giovanni Mazzoni, 1843, p. 792.