Virginio Fasan (F 591)
Il Virginio Fasan (F 591) è una fregata missilistica della Marina Militare, prima unità della classe Bergamini ad essere specializzata nella lotta antisommergibile. È intitolata al capo meccanico di 3ª classe (sottufficiale) medaglia d'oro e d'argento al valore militare Virginio Fasan, caduto il 9 settembre 1943 nel tentativo, poi riuscito, di autoaffondare la silurante sulla quale era imbarcato per non consegnarla ai tedeschi[3]. StoriaIl varoSabato 31 marzo 2012, presso gli stabilimenti Fincantieri di Riva Trigoso (GE) ha avuto luogo la cerimonia del varo (simbolico, causa condizioni di vento) alla presenza del capo di stato maggiore della difesa generale Biagio Abrate, del capo di stato maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Luigi Binelli Mantelli, e dell'amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono. Madrina della nave è stata la signora Gina Fasan, figlia del sottufficiale, che durante la cerimonia si è soffermata a lungo sullo schieramento degli equipaggi della Fasan, l'attuale e quello che è succeduto sul precedente Fasan (1962 – 1990). Attività operativaInserita in EUNAVFOR Somalia operazione Atalanta, il 19 novembre 2017, in pattugliamento a circa 60 miglia nautiche dalla costa sud della Somalia, la Fasan intervenne in seguito ad un attacco di pirati somali, catturandone 6 e consegnandoli alle autorità delle Seychelles [4] . Il 19 dicembre 2023 l'Italia decise di inviare nel Mar Rosso la Fasan, entrata nel canale di Suez il 24 dicembre. Si parlò della volontà italiana di aderire all'operazione Prosperity Guardian, lanciata e guidata dagli Stati Uniti, invece la Fasan venne inserita nell'operazione già esistente Atalanta per contrastare l'attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi e garantire la libertà di navigazione e di commercio e il diritto internazionale[5] . CaratteristicheSistemi d'arma- 4 missili Teseo Mk2/A ASuW e per obiettivi terrestri; Comando e Controllo- Radar scoperta aerea: MFRA; Note
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