Villino Puccioni
Il villino Puccioni è un edificio di Firenze, situato in piazza d'Azeglio 35. Storia e descrizioneLa palazzina risulta edificata tra il 1869 e il 1870 dall'impresa Fratelli Martelli su progetto dell'ingegner Nemes Martelli, congiunto dei due impresari, in modo da essere immessa sul mercato edilizio di Firenze Capitale (1865-1871). Nonostante la dimensione modesta del fronte l'edificio ripropone senza varianti significative la tipologia propria dei villini del tempo: sviluppato per tre piani organizzati su tre assi, con un balcone a segnare il primo piano in corrispondenza del portone centrale, presenta i consueti elementi propri dello stile poggiano (timpani a cornici triangolari, mensole con terminali a goccia, protomi leonine, e via dicendo). Non a caso la struttura si ripete pressoché identica nella palazzina che la precede, al n. 34. Nel palazzo abitò il senatore Piero Puccioni, noto patriota ed esponente di spicco della politica postunitaria, che qui morì nel 1898, come annota una memoria posta dal Comune nel 1924 sulla sinistra del portone. Al figlio di questi, Nello, antropologo, etnografo e paletnologo, si deve la commissione attorno al 1913 di un grande fregio per le pareti del salotto principale, realizzato da Adolfo De Carolis e ispirato alle più note opere teatrali di Gabriele D'Annunzio scritte nei primi decenni del Novecento: Francesca da Rimini, La figlia di Iorio, La Nave e Leda senza il cigno. Sulla destra della facciata, posta più recentemente (1994) è un'altra targa che serba memoria di come nel palazzo abbia a lungo vissuto, morendovi il 30 marzo 1911, il "letterato, gastronomo, benefattore" Pellegrino Artusi. Cesare Puccioni, ex presidente di Federchimica, ne è il proletario attuale. Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia