Vighizzolo d'Este
Vighizzolo d'Este (Vighissolo in veneto) è un ex comune di 869 abitanti, ora frazione del comune di Santa Caterina d'Este, nella provincia di Padova in Veneto. Piccolo paese della Bassa padovana un po' discosto dalle più importanti vie di comunicazione, presenta una economia prevalentemente agricola. A seguito di un referendum consultivo, il 22 gennaio 2024 Vighizzolo d'Este si è fuso con Carceri, creando il nuovo comune di Santa Caterina d'Este.[4] StoriaLe origini sono molto antiche, il nome sembra che derivi da Viculus (ovvero "piccolo villaggio"); le prime notizie scritte portano la data dell'anno 980 d.C. in un documento per la permuta di terreni tra il vescovo di Verona e due coniugi di Monselice. Dopo di questo si hanno altri documenti dove è indicato il paese "Vigizolo", uno del 1077 dove l'imperatore Enrico IV indicava i possedimenti dei marchesi d'Este. Il paese a quel tempo era un susseguirsi di paludi e canali con un lago che doveva essere alquanto pescoso ed il paese si trovava proprio su l'unico punto di passaggio tra questi canali. Vista l'importanza del luogo ben presto sorse una fortificazione più volte distrutta e ricostruita: se ne ha l'ultima notizia nel 1483 da uno scritto di un viaggiatore "Vigizuol dov'è un castelletto che già io fu; vè castelan a £ 44 al mese, soldi 10. Or ne resta solo una torre sdruscida". Nel 1248 subisce l'attacco di Ezzelino III da Romano, riconquistata nel 1323 da Corrado di Vigonza passa nel 1334 al marchese Malaspina, appoggiato dagli Scaligeri, signori di Verona. Dopo una parentesi di dominio del marchese Aldovrandino d'Este, è ceduta ai Carraresi. Nel 1405, come tutto il territorio circostante, entrerà a far parte dei domini della Repubblica di Venezia. Nel Cinquecento, con l'avvento della Repubblica di Venezia, si hanno le prime opere di bonifica che furono completate solo nel 1920-21. Della chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista si ha notizia dal 1077. Nel 1178 viene citata in un atto di donazione del vescovo di Padova al monastero di Carceri: di tale chiesa non conosciamo l'aspetto, mentre sappiamo che nel 1489 essa risultava quadrata con un'area di circa 10 metri e un campanile sul lato sinistro. Subì diversi rifacimenti per prendere la forma attuale nel 1757 in stile barocco.[5] SimboliIl comune utilizzava liberamente uno stemma seppur privo di concessione ufficiale. «Scudo rotondo d'azzurro, al carro imbiancato di farina bianca al naturale, visto di profilo, bordato e munito di sei paletti di nero, con il timone a destra in fascia e le ruote in forma di stelle di cinque raggi d'oro, due visibili. Lo scudo circondato da volute alternate da fogliame d'oro, guarnito di rosso.» Il carro probabilmente rappresentava il carattere agricolo della zona, ed è di colore bianco per l'abbondante farina ricavata dalle vaste distese di frumento, cereale da sempre coltivato in queste terre. Le stelle, al posto delle tradizionali ruote, indicano i due nuclei abitati compresi nel comune: Vighizzolo d’Este (capoluogo) e la frazione Tre Canne. Il campo azzurro ricorda le acque del lago che qui si trovava ed in cui era fruttuosamente esercitata la pesca.[6] Il gonfalone era un drappo partito di bianco e di azzurro. Evoluzione demograficaAbitanti censiti[7] CulturaManifestazioni
Amministrazione
NoteEsplicative Bibliografiche e sitografiche
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