Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Unione Sportiva Città di Palermo nelle competizioni ufficiali della stagione 1997-1998.
Stagione
Il ritiro estivo che ha dato il via alla nuova stagione sportiva del Palermo si è svolto ad Ampezzo.
In questa stagione in Serie C1, fresco di retrocessione dalla Serie B, il Palermo gioca uno dei peggiori campionati della propria storia, stazionando, nel campionato di terza serie, intorno al centro della classifica e finendo poi in zona play-out. Dopo la settima giornata finita con una sconfitta casalinga contro la Ternana e visto il rendimento negativo con due vittorie, due pareggi e tre sconfitte fino a quel momento, l'allenatore Giorgio Rumignani viene esonerato e, dall'ottava giornata, è sostituito da Ignazio Arcoleo. L'apice arriva il 12 maggio della stessa annata, in cui alcuni tifosi, delusi ed esagitati, in un allenamento della squadra e dopo due sconfitte consecutive alla terzultima e alla penultima giornata, rispettivamente contro Gualdo e Nocerina, prendono di mira la compagine, condannata ai play-out per la prima volta (inutile si era rivelato il 4-1 sulla Fermana all'ultima partita, una vittoria che però mancava da due mesi), chiudendola con un catenaccio all'interno dello Stadio della Favorita. In serata vi è stata risolta la situazione con un incontro con l'allora presidente Giovanni Ferrara con i sostenitori.[3][4] Il gesto non ha evitato la retrocessione sul campo, in assoluto la prima seconda consecutiva e la prima in Serie C2, dopo gli spareggi contro la Battipagliese di Roberto Chiancone e Simone Loria: uno perso all'andata fuori 1-0 a Battipaglia il 31 maggio e l'altro pareggiato al ritorno in casa 0-0 a Palermo il 7 giugno, dove qui ai rosanero, sotto un sole cocente e con circa 10 000 spettatori accorsi, sarebbe bastato un gol per avere ragione dei campani vincitori all'andata e salvarsi in virtù del miglior piazzamento in campionato nella stagione regolare. La società, però, per blasone sportivo, impianto, pubblico ed essendo la prima tra le squadre retrocesse dalla C1 nell'ultima stagione che aveva fatto più punti, viene successivamente ripescata a fine luglio del 1998, in seguito alla cancellazione dell'Ischia Isolaverde per inadempienze economiche.[5][6]
All'inizio del girone di andata del campionato, nel settembre 1997, lo stadio della Favorita è stato sottoposto a tre mesi di chiusura forzata, fino al dicembre dello stesso anno, necessari per il rifacimento del manto erboso: il Palermo ha così disputato i suoi incontri casalinghi al Velodromo Paolo Borsellino, dalla gara "Palermo-Giulianova" alla gara "Palermo-Savoia", includendo anche una partita di Coppa Italia Serie C, "Palermo-Trapani".
Visto che ha partecipato alla Coppa Italia di Serie A e Serie B ed è un neoretrocedente da quest'ultimo livello calcistico, nella Coppa Italia di Serie C, invece, il club entra direttamente in gioco nella fase ad eliminazione diretta e arriva semifinalista, anche grazie alle reti di Mark Dittgen che durante la stagione si infortunerà, poi perdendo con il Cesena di Gianni Comandini la doppia sfida a marzo: sia l'andata a Cesena che il ritorno in Sicilia (nell'ordine 2-0 e 1-0).
A livello giovanile conquista storicamente, per l'unica volta, la "Coppa Allievi Professionisti", battendo il Lecco in trasferta sul campo neutro dello stadio Amedeo Damiano, a Saluzzo (provincia di Cuneo).[7]
Lo sponsor era Tomarchio Naturà, un'azienda di Acireale che produce bibite analcoliche con agrumi di Sicilia, dal 1920, di cui il logo era al centro della divisa sportiva del club.
^Tifosi furenti Palermo rinchiuso, in corriere.it, 12 maggio 1998, p. 13. URL consultato il 18 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2015).