UNEFLa prima Forza di emergenza delle Nazioni Unite (UNEF) fu stabilita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite per mettere fine alla crisi di Suez con la risoluzione 1001 (ES-I) del 7 novembre 1956, in larga misura come risultato degli sforzi del segretario generale Dag Hammarskjöld e del ministro agli Affari Esteri canadese Lester Pearson. La missione della prima forza militare delle Nazioni Unite era di: «[...] entrare nel territorio egiziano con il consenso del governo egiziano, al fine di aiutare il mantenimento della pace durante e dopo il ritiro delle forze non egiziane e di assicurare la conformità agli altri termini stabiliti nella risoluzione, [...] di coprire un'area che si estendesse approssimativamente dal Canale di Suez alle Linee di Demarcazione dell'Armistizio stabilite nell'Accordo di armistizio tra Egitto e Israele.» Poiché le risoluzioni operative dell'ONU non erano passate sotto il capitolo VII dello Statuto delle Nazioni Unite, lo schieramento di una forza militare doveva essere approvato dall'Egitto. Dopo negoziati multilaterali con l'Egitto, dieci nazioni offrirono il proprio contributo alla forza: Brasile, Canada, Colombia, Danimarca, Finlandia, India, Indonesia, Norvegia, Svezia e Jugoslavia. Supporto fu anche offerto da Stati Uniti d'America, Italia e Svizzera. Le prime forze arrivarono al Cairo il 15 novembre e l'UNEF raggiunse la sua piena forza di 6.000 uomini nel febbraio del 1957. La forza fu schierata totalmente in aree designate intorno al canale, nel Sinai e Gaza quando Israele ritirò le sue ultime truppe da Rafah l'8 marzo 1957. Il segretario generale cercò di collocare le forze dell'UNEF sul fronte israeliano delle linee di armistizio del 1949, ma ciò fu rifiutato da Israele. La missione fu realizzata in quattro fasi:
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|
Portal di Ensiklopedia Dunia