ToxorhamphusToxorhamphus Stresemann, 1914 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia Melanocharitidae[1]. EtimologiaIl nome scientifico del genere, Toxorhamphus, deriva dall'unione delle parole greche τοξον (toxon, "arco") e ῥαμφος (rhamphos, "becco"), col significato di "becco ad arco", in riferimento al loro aspetto. DescrizioneLe due specie ascritte al genere misurano una dozzina di centimetri di lunghezza circa. Il piumaggio è dominato dalle tonalità del giallo-verdastro (ad eccezione della testa, che tende al grigio), più scuro e tendente al bruno dorsalmente e più vivido ventralmente, coi maschi dalle tonalità più vivaci rispetto alle femmine. BiologiaSi tratta di uccelli diurni, molto attivi, che vivono da soli o in coppie e sono molto difficili da osservare in quanto timidi e circospetti. La dieta di questi uccelli sembrerebbe comprendere piccoli artropodi e nettare, tuttavia non sono note le percentuali delle due componenti, in quanto mancano osservazioni sul campo. La riproduzione è poco conosciuta: il nido è a forma di coppa e la cova pare appannaggio esclusivo della femmina, col periodo riproduttivo che in una specie sembrerebbe limitato alla stagione secca e nell'altra sembrerebbe abbracciare tutto l'arco dell'anno. DistribuzioneIl genere è endemico della Nuova Guinea e di alcune piccole isole circonvicine: le due specie popolano in parapatria la foresta pluviale di pianura e collina e quella montana e nebulosa. TassonomiaAl genere vengono ascritte due specie[1]: Genere Toxorhamphus
Per lungo tempo, il genere è stato classificato fra i Meliphagidae: le analisi del DNA molecolare effettuate negli anni '90, tuttavia, ne evidenziarono un'inaspettata affinità molto stretta coi beccabacche del genere Melanocharis, coi quali (assieme al beccabacche maculato) costituiscono una famiglia a sé stante, i Melanocharitidae[1]. Alcuni autori accorperebbero a Toxorhamphus anche gli affini beccolungo minori del genere Oedistoma: tale scelta però è doppiamente errata, prima di tutto perché non rispetta il principio di priorità (Oedistoma è stato istituito per primo, pertanto dovrebbe avere la precedenza nell'utilizzo in un eventuale accorpamento) ed in secondo luogo perché i beccolungo nani del genere Oedistoma, oltre a presentare differenze morfologiche con Toxorhamphus rispetto alla conformazione del tarso[2], si sono inoltre recentemente rivelati più affini a livello genetico ai beccabacche del genere Melanocharis che a Toxorhamphus[3]. Note
Altri progetti
|
Portal di Ensiklopedia Dunia