Tilia cordata
Il tiglio selvatico (Tilia cordata Mill.) è un albero caducifoglio della famiglia delle Malvacee, con areale eurasiatico.[2] Descrizione![]() Albero di seconda grandezza con altezza fino a 25 m, con rami dalla corteccia grigia o marrone, le foglie sono decidue, alterne, di colore verde brillante, glauche sulla pagina inferiore, con ciuffetti di peli rossici negli angoli delle nervatura, ovate-cordate, asimmetriche, i fiori sono bratteati, profumati, primaverili, riuniti in infiorescenze ascellari, i frutti sono con costole poco visibili ed endocarpo fragile. Le gemme sono alterne, globose, inizialmente di color verde poi rossastre, con solo due scaglie visibili. la fioritura avviene nel mese di giugno. Ibridazione e distinzione da specie similiIn Italia esistono, allo stato spontaneo, solo due specie di tigli, ossia questa specie e Tilia platyphyllos. Le due specie si ibridano fra loro dando origine a Tilia × vulgaris, entità sovente usata nei parchi urbani e nelle alberature. La distinzione fra le due specie pure non è difficile, se si osservano le piante con attenzione, e può basarsi su questi elementi:
EcologiaSpecie piuttosto sciafila, ossia ben tollerante l'ombra, predilige terreni freschi e fertili, a pH neutro o non troppo acido. Tollera terreni marnosi. È una specie mesofila leggermente acidofila. Rispetto a Tilia platyphyllos è meno termofilo. Distribuzione e habitatÈ una tipica specie con areale eurasiatico. È diffusa dalla Spagna (Paese Basco, Catalogna, Pirenei) agli Urali quasi senza soluzione di continuità. A nord si spinge fino alla Finlandia meridionale, alla Svezia centro-meridionale, alle coste norvegesi e al sud della Scozia. È presente nei Balcani fino alla Grecia settentrionale e in Corsica. Areali disgiunti in Crimea e Caucaso. Malattie e parassitiFra le malattie del tiglio, le carie del legno hanno una grande importanza. Si tratta di malattie funginee che portano alla degradazione dei tessuti legnosi interni della pianta causando, a lungo andare, la rottura del tronco o dei rami. Tuttavia, rispetto ad altri alberi, i tigli hanno una buona resistenza alla rottura dei tessuti e anche per questo motivo sono apprezzati come piante ornamentali. Fra le specie di funghi cariogeni a carico del tiglio citiamo Fomes spp., Polyporus fomentarius, Polyporus sulphureus, Polyporus versicolor, Coriolus spp., Hypoxylon deusteum e altri. Anche i marciumi radicali colpiscono il tiglio, in particolare Armillaria mellea e Rosellina necatrix. Questi funghi, che portano alla marcescenza dell'apparato radicale e alla caduta della pianta, sono favoriti da condizioni di asfissia del terreno e da ferite provocate alle radici, ad esempio in occasione di scavi sotto la chioma degli alberi. I rami sono spesso colpiti da cancri, ossia da necrosi dei tessuti, provocate da Nectria spp. e Botryspaeria spp., o da verticillosi causate da Verticillium albo-atrum. Fra le malattie delle foglie, segnaliamo:
Fra i parassiti animali, segnaliamo:
Usi![]() Si tratta di un albero utilizzato negli spazi verdi urbani, soprattutto nei parchi. Il suo legno è omogeneo e facilmente lavorabile, ma non ha grande resistenza meccanica. È utilizzato per costruire piccoli oggetti, soprattutto da cucina. Usato anche come imitazione dell'ebano. Come legna da ardere non è particolarmente apprezzato. È molto nota anche come pianta mellifera ed è bottinata dalle api, e il miele monofloreale che se ne ottiene ha cristallizzazione veloce. SelvicolturaSpecie utilizzata soprattutto nei cedui, veniva un tempo trattata con turno di 15-20 anni. Attualmente si preferiscono turni di 25-30 anni. Ha ottima capacità di ricaccio dalla ceppaia. I polloni tendono a essere ricadenti all'inizio, ma poi si raddrizzano velocemente. Note
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