Thénardite
La thénardite è un minerale, un solfato di sodio. Il nome deriva da Louis Jacques Thénard (La Louptière-Thénard, 1777 - Parigi, 1857), chimico francese. Il nome ufficiale riconosciuto dall'IMA è stato modificato nell'aprile 2014 da thenardite a thénardite per riflettere la grafia originale[1]. Descritta per la prima volta da José Luis Casaseca, chimico cubano, nel 1826. Abito cristallinoI cristalli sono tabulari, a volte geminati cruciformi, o prismi bipiramidali di grandi dimensioni. Origine e giacituraL'origine di questo minerale è nei laghi salati a clima caldo, oppure in incrostazioni su lave di recente emissione o infine in efflorescenze su particolari suoli delle regioni desertiche. La paragenesi è con nitronatrite, mirabilite, epsomite, gesso, natron e blödite. Forma in cui si presenta in naturaSi presenta in cristalli, incrostazioni, spalmature ed efflorescenze. Caratteri fisico-chimiciHa un leggero sapore salato. Facilmente solubile in acqua. Fragile. Ha anche luminescenza bianco-giallastra, gialla o giallo-bruna. Da conservare in contenitori chiusi per la sua alterabilità. Località di ritrovamentoAd Espartinas, nei pressi di Madrid, e nei sedimenti miocenici di San Martín de la Vega, in Spagna; in Perù; in Arizona, nel Nevada; in Siberia, in Egitto e in Sudan. In Italia sotto forma di incrostazioni o di piccole stalattiti è stata trovata nelle fumarole del Vesuvio e dell'Etna; inclusa nell'argilla si trova anche a Scillato, comune nella città metropolitana di Palermo. UtilizziViene utilizzata soprattutto per l'estrazione dei sali di sodio e nell'industria vetraria. NoteBibliografia
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