Telecomsoft

Telecomsoft
Logo
Logo
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
Fondazione1984
Fondata daEderyn Williams
Chiusura1989 (acquisizione)
Sede principaleLondra
GruppoBritish Telecom
SettoreInformatico
ProdottiVideogiochi per computer

Telecomsoft era la divisione informatica della compagnia di telecomunicazioni britannica British Telecom (poi divenuta BT). Era un'editrice proprietaria delle celebri etichette Firebird, Rainbird e Silverbird, attraverso le quali erano pubblicati videogiochi per home computer a diversi prezzi.

Storia

L'azienda fu fondata nel 1984 da Ederyn Williams, general manager della divisione dei servizi informativi della British Telecom, specificatamente per la pubblicazione di videogiochi per piattaforme a 8 bit e a 16 bit. I sistemi per i quali pubblicava erano principalmente Commodore 64, ZX Spectrum e Amstrad CPC, a parte la Rainbird che era dedicata soprattutto ad Amiga e Atari ST. Furono inizialmente istituite tre differenti etichette all'interno della Telecomsoft, ognuna delle quali con una specifica strategia di marketing, benché alcune delle quali in seguito furono ulteriormente segmentate in altre sotto-etichette.

Nel 1985 la BT acquisì l'esclusiva con lo sviluppatore Odin Computer Graphics Ltd (ex Thor) di Liverpool e pubblicò i suoi titoli fino alla chiusura della Odin[1]. Nel tardo 1985 Telecomsoft acquistò da EMAP l'etichetta Beyond Software per poco meno di £1 000 000[2].

Negli Stati Uniti venne istituita la Firebird Licensees Inc., anch'essa interamente di proprietà di British Telecom, con sede a Waldwick. Il suo scopo era commercializzare in Nordamerica i titoli delle linee Firebird e Rainbird[3]. Molti titoli, tra cui quelli della Magnetic Scrolls, vennero distribuiti negli USA dalla Firebird Licensees, finché nel 1988 la Activision (in quel periodo divenuta Mediagenic, con sede a Menlo Park) acquisì tutti i diritti di distribuzione statunitensi. Negli USA il marchio Firebird fu sostanzialmente chiuso e a seguire si utilizzò Rainbird[4].

Nel 1989 l'azienda fu rilevata dalla statunitense Microprose, che smantellò quasi immediatamente la Silverbird, non essendo interessata ai titoli di fascia bassa[5], e continuò a pubblicare titoli per le etichette Firebird e Rainbird per un breve periodo, prima di cessare le loro attività.

Etichette

L'etichetta Firebird, avente come logo un uccello fiammeggiante rosso, sarebbe diventata la principale identità della Telecomsoft. I prodotti vennero presto suddivisi in due fasce di prezzo, la più alta Gold e l'economica Silver; inizialmente, in patria, i titoli erano venduti rispettivamente a £5,95 e £2,50[6].

In seguito Firebird evolvette in una etichetta soltanto per videogiochi a prezzo pieno e nel 1988 fu creata la Silverbird per la pubblicazione di videogiochi a basso costo, a partire da £1,99[7]. Il logo era lo stesso di Firebird, ma argentato.

La Rainbird venne istituita nel 1986 per i software più avanzati e si concentrò soprattutto sui nuovi computer a 16 bit (Atari ST e Amiga). Come logo adottò un glaciale uccello azzurro, contrapposto all'uccello fiammeggiante di Firebird[8].

Titoli pubblicati

Firebird

I seguenti sono i titoli pubblicati a prezzo pieno da Telecomsoft con le etichette Firebird, Firebird Gold e Firebird Hot tra il 1984 e il 1989[9].

Rainbird

I seguenti sono i titoli pubblicati da Telecomsoft con l'etichetta Rainbird tra il 1984 e il 1990[10].

I titoli usciti con l'etichetta Rainbird, ma interamente concepiti e pubblicati da MicroProse, includono MidWinter, MidWinter 2: The Flames of Freedom, The Tower of Babel, UMS II: Nations at War.

Silverbird

I seguenti sono i titoli pubblicati a basso costo da Telecomsoft con le etichette Firebird Silver, Firebird Super Silver e Silverbird tra il 1984 e il 1988[11]. Alcuni sono titoli originali, altri riedizioni economiche di giochi già pubblicati in precedenza, anche da altre aziende.

Odin Computer Graphics

I seguenti titoli uscirono con etichetta Odin quando era di proprietà della Telecomsoft[1].

Altri titoli sviluppati dalla Odin, ma pubblicati con le altre etichette di Telecomsoft, furono On the Tiles, Scary Monsters, Sidewize, U.F.O. (Firebird) e The Plot (Silverbird).

Beyond Software

I seguenti titoli uscirono con etichetta Beyond quando era di proprietà della Telecomsoft[12].

Inoltre Superman: The Game della Beyond, nelle versioni Amstrad CPC e ZX Spectrum, fu l'unico gioco pubblicato dalla Telecomsoft direttamente con il proprio marchio, senza utilizzare alcuna delle sue solite etichette[13].

Note

  1. ^ a b (EN) Odin Computer Graphics Ltd, su birdsanctuary.co.uk.
  2. ^ (EN) The History of Beyond Software, su birdsanctuary.co.uk (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2020).
  3. ^ (EN) Starglider 3-D Combat Flight Simulation (JPG), in Computer Shopper, n. 84, gennaio 1987, p. 244, ISSN 0886-0556 (WC · ACNP).
  4. ^ (EN) Activision's Winning Strategy (JPG), in Commodore Magazine, vol. 9, n. 9, West Chester, Commodore Magazine Inc., settembre 1988, p. 48, ISSN 0744-8724 (WC · ACNP).
  5. ^ (EN) Immortal Prose? (JPG), in ACE, n. 22, Londra, EMAP, luglio 1989, p. 9, ISSN 0954-8076 (WC · ACNP).
  6. ^ (EN) The History of Firebird Software, su birdsanctuary.co.uk.
  7. ^ (EN) The History of Silverbird Software, su birdsanctuary.co.uk.
  8. ^ (EN) The History of Rainbird Software, su birdsanctuary.co.uk.
  9. ^ (EN) Firebird Titles, su birdsanctuary.co.uk (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2020).
  10. ^ (EN) Rainbird Titles, su birdsanctuary.co.uk.
  11. ^ (EN) Silverbird Titles, su birdsanctuary.co.uk (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2019).
  12. ^ (EN) Beyond Software titles, su birdsanctuary.co.uk.
  13. ^ (EN) The History of Beyond Software, su birdsanctuary.co.uk, p. 2.

Bibliografia

  • Firebird Software (JPG), in Game Republic, n. 117, Play Media Company, giugno 2010, p. 98, ISSN 1129-0455 (WC · ACNP).
  • (EN) Memories of Telecomsoft, in Retro Gamer, n. 4, Macclesfield, Live Publishing, maggio 2004, pp. 42-49, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).
  • (EN) From the archives: Firebird Software, in Retro Gamer, n. 88, Bournemouth, Imagine Publishing, marzo 2011, pp. 76-83, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).

Collegamenti esterni