Tegea
Tegea (in greco Τεγέα?) è un ex comune della Grecia nella periferia del Peloponneso di 3 858 abitanti secondo i dati del censimento 2001.[1] È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[2] ed è ora compreso nel comune di Tripoli. Nell'Antica GreciaTegea era un'antica provincia dell'Arcadia già importante all'epoca di Omero per la sua posizione strategica sulla strada tra Sparta e Corinto. La tradizione mitologica vuole che fosse originariamente formata da nove demi rurali, poi unificati da Aleo, figlio di Afidante[3]. Aleo, alla morte del cugino Epito, divenne re di tutta l'Arcadia[4]. Venne pertanto sottomessa dagli Spartani nel 550 a.C.. Secondo quanto riportato da Erodoto, Oreste sarebbe stato sepolto a Tegea: ritrovandone il corpo, Lica, uno dei cinque Spartiati detti Valenti, riuscì nel procurare la vittoria di Sparta sulla città di Tegea, in conformità con quanto detto dalla Pizia.[5] L'esercito tegeato era ben addestrato tanto che nella battaglia di Platea nel 479 a.C., tra Greci e Persiani, il comandante greco Pausania, consapevole della qualità, lo spinse nella battaglia e ne uscì vincitore. Tegea tentò di ribellarsi a Sparta ma fu nuovamente sottomessa. Quindi iniziò un periodo di decadenza culminato con l'egemonia di Tebe e la costruzione di Megalopoli. Un monumento di grande interesse è rappresentato dai resti del santuario dedicato a Atena Alea, distrutto da un incendio nel 395 a.C. venne ricostruito dall'architetto e scultore greco Scopas che ne abbellì i frontoni con figure ricche di pathos e drammaticamente espressive. Poco resta della cinta muraria. LocalitàTegea è formata dall'insieme delle seguenti località:
Note
BibliografiaCollegamenti esterni
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