TT242 (Theban Tomb 242) è la sigla che identifica una delle Tombe dei Nobili[N 3][1] ubicate nell'area della cosiddetta Necropoli Tebana, sulla sponda occidentale[N 4] del Nilo dinanzi alla città di Luxor[N 5][2], in Egitto. Destinata a sepolture di nobili e funzionari connessi alle case regnanti, specie del Nuovo Regno, l'area venne sfruttata, come necropoli, fin dall'Antico Regno e, successivamente, sino al periodo Saitico (con la XXVI dinastia) e Tolemaico.
Pedeamunnai fu suo padre, Mutardais sua madre e Tadepanehep fu sua moglie. Psammethek, a sua volta Ciambellano della moglie del Dio, e Pedehorresnet (detto anche Harpemai) furono suoi figli[4].
La tomba
La recinzione (oggi quasi completamente scomparsa) del complesso che comprende anche le tombe TT33 e TT388 copriva un'area di circa 9.900 m² e la sola parte sotterranea è iscrivibile in un quadrato di 68 x 45 m per una superficie percorribile calcolata in 1.062 m²; lo sviluppo dei corridoi supera i 320 m e le pareti decorate, gran parte delle quali molto danneggiate, coprono un'area di oltre 2.600 m²[7].
Da un primo cortile esterno si accede a un secondo cortile con pilastri in cui si aprono gli accessi alle tombe TT33 e TT388[4]. L'ingresso a TT242 si trova a sud e la sepoltura si sviluppa planimetricamente come un lungo corridoio che, per un buon tratto, corre parallelo al secondo cortile con andamento ovest-est e si conclude con una camera funeraria. Scarsi sono i resti pittorici parietali: nel corridoio di accesso (1 in planimetria) i figli del defunto, Psammethek e Pedehorresnet (detto anche Harpemai), offrono fiori al defunto e alla madre; sulla parete che fronteggia l'ingresso (2) una falsa porta recante, in alto, il defunto (?) in adorazione del cartiglio di Osiride tra Harsiesi e Anubi a loro volta adoranti; più in basso, un falco ad ali spiegate, Osiride e Nephtys, nonché due colonne di testo dedicatorio[10].
Note
Annotazioni
^La numerazione dei locali e delle pareti segue quella di Porter e Moss 1927, p. 52.
^Per differenziare le tombe che insistono nell'area, le numerazioni relative sono riportate in differente colore: rosso per la TT33; azzurro per la TT242; verde per la TT388.
^La prima numerazione delle tombe, dalla numero 1 alla 253, risale al 1913 con l'edizione del "Topographical Catalogue of the Private Tombs of Thebes" di Alan Gardiner e Arthur Weigall. Le tombe erano numerate in ordine di scoperta e non geografico; ugualmente in ordine cronologico di scoperta sono le tombe dalla 253 in poi.
^I campi della Duat, ovvero l'aldilà egizio, si trovavano, secondo le credenze, proprio sulla riva occidentale del grande fiume.
^Nella sua epoca di utilizzo, l'area era nota come "Quella di fronte al suo Signore" (con riferimento alla riva orientale, dove si trovavano le strutture dei Palazzi di residenza dei re e i templi dei principali dei) o, più semplicemente, "Occidente di Tebe".
^le Tombe dei Nobili, benché raggruppate in un'unica area, sono di fatto distribuite su più necropoli distinte.
^Le note, sovente di inquadramento topografico della tomba, sono tratte dal "Topographical Catalogue" di Gardiner e Weigall, ed. 1913 e fanno perciò riferimento alla situazione dell'epoca.
(EN) Bertha Porter e Rosalind L.B. Moss, Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings. Vol. 1, Oxford, Oxford at the Clarendon Press, 1927.
(EN) Lyla Pinch Brock, The Tomb of Userhat in The Tombs and the Funerary Temples of Thebes West, pp. 414-417, il Cairo, American University in Cairo Press, 2001.
(EN) Jiro Kondo, The Re-use of the Private Tombs on the Western Bank of Thebes and Its Chronological Problem: The Cases of the Tomb of Hnsw (no. 31) and the Tomb of Wsr-h3t (no. 51), in Orient n.ro 32, pp. 50-68, 1927.
(EN) Kent R. Weeks, The Treasures of Luxor and the Valley of the Kings, pp. 478-483, il Cairo, American University in Cairo Press, 2005.