Lo Studio fotografico Vasari è una delle più antiche dinastie italiane operanti nel campo della fotografia.
Lo studio è conosciuto
per la sua specializzazione in fotografie architettoniche e di opere d'arte e per aver documentato negli anni la trasformazione della Roma[1] del ventennio[2] e del dopoguerra[3].
Il capostipite Cesare Vasari (Arezzo, 30 maggio 1846 - Roma, 31 maggio 1901) si trasferisce a Roma nel 1860 dove inizia la sua attività nel campo, lavorando inizialmente per fotografi professionisti. Diventa collaboratore della vedova di Tommaso Cuccioni, Isabella Bonafede[5]; nel 1875 apre uno dei primi atelier per la produzione di fotografie d'arte ed architettura.[6].
Dopo che Cesare si trasferisce a Firenze, l'atelier romano passa al nipote Alessandro (Roma, 1 luglio 1866 - 18 marzo 1929); il figlio di Alessandro, Tommaso (Roma, 21 marzo 1894 - 25 agosto 1971) documenta la vicenda artistica ed architettonica della Roma del Ventennio[7], diventando fornitore della Casa Reale, e completando la sua opera fotografica nella ricostruzione del dopoguerra[8].
All'inizio il laboratorio per lo sviluppo e stampa delle fotografie si trovava a via della Mercede successivamente trasferito a via Ludovisi ed infine a via Condotti, dove venivano effettuate tutte le lavorazioni di trattamento dei negativi, la successiva stampa e ritoccatura finale[9]
A Tommaso, che ebbe due figli Laura e Giorgio, succederà Giorgio, dottore in chimica (Roma, 11 settembre 1931 - Filettino, 3 luglio 2004). Con Giorgio l'attività si sviluppa nei settori d'arte, architettura ed industria, tra cui la documentazione fotografica delle opere pubbliche per le Olimpiadi del 1960, le sedi delle maggiori aziende del "boom economico" italiano, oltre ad edizioni che trattano le più importanti basiliche, chiese e gallerie romane d'arte e antiquariato.
Successivamente i figli di Giorgio (Alessandro, Andrea e Francesco) hanno continuato l'attività dello studio, costituendo l'Archivio Fotografico Vasari ed arricchendolo attraverso campagne fotografiche su commissione da parte di enti statali, musei, collezioni private ed editori nazionali ed internazionali.
Oggi l'attività fotografica è condotta da Alessandro Vasari (Roma, 25 febbraio 1957)[10][11].
I Vasari e l'architettura
«Le foto di cantiere, circa 800 in bianco e nero, sono opera dello studio Vasari, fornitore della Real Casa e fotografo ufficiale delle trasformazioni di Roma. Il grande formato, la qualità della stampa e l'accuratezza delle riprese fanno di questi documenti una fonte preziosa»
L'archivio storico dei Vasari composto da 5.024 lastre[18] (in vetro 21x27 cm. ed altre 13x18 cm.), è attualmente consultabile presso la Calcografia-Istituto Nazionale per la Grafica[19][20][21].
Dal 2023, 998 lastre in vetro di Alessandro Vasari (1866 - 1929), sono state catalogate e messe online per la visione pubblica[22].
Un'ultima porzione più eterogenea consiste nell'archivio privato dei Vasari (circa 90.000 tra pellicole di vari formati positive, negative bianco/nero e colore, e file digitali ad alta risoluzione), questo fondo, in continua espansione, comprende la produzione fotografica dei Vasari ad oggi ed è consultabile su un database di ricerca per soggetto, autore ed ubicazione tramite il sito dello studio fotografico.
Parma 1994: Il gesso e la creta: studio Vasari Roma, l'atelier Ximenes , a cura di Paolo Barbaro, testi di Marzio Pieri, CSAC dell'Università di Parma.
Milano 2010: Walk the Stones - un viaggio lungo il tempo e le strade di Roma, Spazio ILEX di Archivolto - Milano, 14 - 30 aprile[28]
Stoccolma 16 ottobre - 6 novembre 2014: Alle origini dell’Unione Europea. Architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina, Istituto Italiano di Cultura[29]
Berlino 12 novembre - 4 dicembre 2014: Alle origini dell’Unione Europea. Architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina, Ambasciata d'Italia
Skopje 11 dicembre 2014 - 21 gennaio 2015: Alle origini dell’Unione Europea. Architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina, Galleria Nazionale Macedone "Chifte Hamam"
Galleria d'immagini
Negativa su lastra in vetro, raffigurante Diana Lancifera, Musei Vaticani
Negativa su lastra in vetro, veduta della Villa Algardi a villa Doria Pamphilj
Negativa su lastra in vetro, veduta dell'Acquedotto di Claudio, Via Appia
Negativa su lastra in vetro, veduta di Porta San Sebastiano con Arco di Druso, Via Appia
Negativa su lastra in vetro, veduta di Fontana di Trevi Opera di Niccolò Salvi 1730
Negativa su lastra in vetro, veduta della Sala Regia, Palazzi Apostolici Vaticani
Negativa su lastra in vetro, veduta della Loggia del Mantovani, Palazzi Apostilici Vaticani
Vasari per arch. Moretti, Ingresso con scalinata dell' Accademia della Scherma, Foro Italico, Roma
Vasari per arch. Moretti, Accademia della Scherma al Foro Italico, Roma
Vasari per arch. Moretti, Foro Mussolini, Roma
Vasari per arch. Moretti, Panorama del Foro Mussolini, Roma
^Fotografie di intento principalmente documentaristico sono anche quelle del fondo dello Studio Vasari, attivo a Roma dal 1870, rappresentanti principalmente panorami cittadini[5]Archiviato il 19 ottobre 2014 in Internet Archive.
^Cesare Vasari (1846-1901), Alessandro Vasari (1866-1929), Tommaso Vasari ((1929-1950). Il nucleo storico dell'archivio è conservato presso L'Istituto Nazionale per la Grafica[6]
Paolo Barbaro, testi di Marzio Pieri, Il *gesso e la creta: studio Vasari Roma, l'atelier Ximenes, catalogo della mostra, CSAC dell'Università, Parma 1994, codice SBN BVE0084839
Anita Margiotta e M. Grazia Massafra, Un percorso fotografico a palazzo Braschi (1870-1987). Catalogo della mostra (anche e-book), pag. 129, Gangemi Editore, Roma 2012, ISBN 978-88-492-5253-8[9]
Roberta Tucci, I suoni della campagna romana. Per una ricostruzione del paesaggio sonoro di un territorio del Lazio., con CD Audio, pag. 206, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2003, ISBN 978-88-498-0614-4[10]
Francesca Recine, La documentazione fotografica dell'arte in Italia dagli albori all'epoca moderna, pp. 49 e 50, Edizioni Scriptaweb, Napoli 2006 [11]
Francesco Buranelli, Laocoonte: alle origini dei Musei Vaticani, pag. 80 e 136, Edizioni L'Erma di Bretschneider, Roma 2006, ISBN 978-88-8265-409-2[12]
Marina Miraglia,Fotografi e pittori alla prova della modernità, Bruno Mondadori Editore, Milano 2012, ISBN 978-88-6159-657-3