Stefan von und zu Liechtenstein
Stefan von und zu Liechtenstein (nome completo in tedesco Stefan Carl Manfred Alfred Alexander Joseph Maria; Klagenfurt am Wörthersee, 14 novembre 1961) è un diplomatico liechtensteinese. BiografiaStudi e matrimonioÈ nato nel 1961 con il gemello Christian, figlio del principe Alexander (1929-2012) e di Josephine zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg (1937).[2][3] Ha un fratello minore di nome Emanuel (1964) ed è un lontano parente di Giovanni Adamo II.[2][3][4] Trascorse l'infanzia nella tenuta di famiglia a Rosegg.[4] Studiò in Carinzia e dal 1980 economia aziendale all'Università di Innsbruck, laureandosi all'inizio del 1987.[4] Oltre al tedesco, conosce l'italiano e l'inglese.[5] Il 18 giugno 1988 sposò a Vienna la contessa Florentine von Thun-Hohenstein (1963), figlia di Romedio (1934) e di Sophia von Cassis-Faraone (1936).[4][6] CarrieraNel 1988 cominciò a lavorare per l'UBS, prima a Zurigo fino al 1991 e poi a Francoforte sul Meno come direttore del Dipartimento del mercato dei capitali, fino al 1995.[4] Da tale anno gestì con uno dei suoi fratelli un progetto turistico nella tenuta di famiglia, fino al 2001, e tenne incontri per famiglie cristiane in Germania e Austria, fino al 2008.[4] Dal giugno 2001 al giugno 2007 ricoprì la carica di ambasciatore del Liechtenstein in Svizzera.[4] Dal marzo di quest'ultimo anno fu accreditato anche in Germania, fino al luglio del 2017, anno in cui divenne ambasciatore alla Santa Sede in successione al principe Nikolaus.[4][7] Nel 2015 fondò il progetto Liechtenstein Languages (LieLa) per migliorare l'insegnamento delle lingue e favorire l'integrazione dei migranti in Europa e nel 2016 divenne presidente della Stiftung Liechtenstein Languages.[4][5] È stato anche istruttore di formatori linguistici in Germania, Austria e Svizzera, con un metodo di insegnamento sviluppato in Liechtenstein che ha istruito più di 300 formatori tra il 2016 e il 2018.[4] Nel 2020 divenne presidente del consiglio di amministrazione della non più attiva Augustus Intelligence, un'azienda informatica negativamente nota per l'attività di lobbying che vi portò avanti il politico tedesco Philipp Amthor.[8] ControversieNel 2008 scoppiò uno scandalo economico con al centro un massimo di 1000 ricchi tedeschi accusati di evasione fiscale attraverso conti bancari depositati in Liechtenstein.[9] Caspar von Hauenschild, membro del consiglio di Trasparency (un'organizzazione contro la corruzione), accusò il principato di favoreggiamento fiscale, esortandolo ad abbandonare le leggi sul segreto bancario.[9] Il principe Stefan, allora ambasciatore in Germania, controbatté affermando che il sistema legale del paese non sarebbe cambiato, in modo da continuare a perseguire "la protezione della privacy dei cittadini".[9] DiscendenzaStefan von und zu Liechtenstein e Florentine von Thun-Hohenstein hanno due figli e due figlie:[6][10]
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