Stazione di Camposampiero
La stazione di Camposampiero è una stazione ferroviaria posta alla confluenza delle linee Bassano del Grappa-Padova e Calalzo-Padova. Serve il centro abitato di Camposampiero. StoriaLa stazione fu aperta all'esercizio l'11 ottobre 1877 assieme alla linea Bassano-Padova costruita dalla Società Veneta per Imprese e Costruzioni pubbliche (SV) per conto di un consorzio costituito dalla province di Padova, Vicenza e Treviso[1]. L'impianto ha seguito le vicende della linee consorziali della SV: nel 1882 passò in gestione alla Società Italiana per le strade ferrate meridionali, nel 1896 tornò sotto l'egida della Veneta, mentre dopo il 1905 fu esercita dalle Ferrovie dello Stato[2]. Nel 1886, la SV costruì la diramazione per Montebelluna[3]. Negli anni 30 si aggiunse una terza linea, la Treviso-Ostiglia e in questo contesto venne costruito il nuovo edificio della stazione, attivo fino ad oggi. Per ospitare il personale ferroviario, venne inoltre costruita una palazzina a quattro piani, tuttora esistente, all'inizio di via Marconi, in direzione del centro cittadino. Il vecchio edificio della stazione è oggi sede e bar del circolo pensionati di Camposampiro e in parte adibito ad abitazioni. Lungo tutto l'asse della vecchia ferrovia corre la pista ciclabile Treviso-Ostiglia. Operazione VallumNel 2015, durante i lavori di demolizione del cavalcaferrovia a sud dell’ospedale, è stata rinvenuta una bomba d’aereo risalente al 2° Conflitto Mondiale di fabbricazione inglese, del peso di circa 500 libbre (200 chilogrammi). Il cavalcavia venne inaugurato il 18 novembre 1934 durante il regime[4]. Pochi anni dopo, durante gli ultimi giorni dell'anno 1944 e i primi mesi del 1945, l'area compresa fra il convento dei frati e l'ospedale, venne interessata da bombardamenti alleati, provocando numerosi morti fra i civili. Nei giorni a cavallo fra i due anni, (il 26 dicembre 1944 verso le 12:30 e nella la notte fra 30 ed il 31 gennaio 1945) i bombardamenti colpirono in particolare l'area della chiesa di San Marco nei pressi del cavalcavia, provocando la distruzione della canonica[5] e alcune abitazioni civili[6]. La bomba è stata neutralizzata il giorno 11 ottobre 2015 dagli artificieri del 2º Reggimento Genio Guastatori Alpini di Trento, nel corso di un'operazione soprannominata “Vallum”[7]. Le operazioni si sono concluse con la distruzione dell'ordigno, mediante brillamento, nella cava di Orgiano presso Vicenza. Strutture e impiantiAd est della linea ferrata, verso il centro storico del paese si trova l'edificio viaggiatori il quale ospita una biglietteria self-service, i bagni (frequentemente chiusi a causa di ripetuti e continui atti vandalici), una piccola sala d'attesa e un bar-edicola con vendita biglietti. Da questa struttura è possibile raggiungere tutti i binari per mezzo di un sottopassaggio pedonale che attraversa completamente la ferrovia. La stazione è dotata di cinque binari con 3 banchine tutte coperte da pensiline e tutte accessibili per mezzo di ascensori, le due che servono i binari 2+3 e 4+5 sono ad isola e sono rialzate mentre la banchina che serve il binario 1 non è rialzata. La stazione è stata ammodernata e adeguata agli standard SFMR nei primi anni 2000, non sono presenti però le pensiline unificate SFMR nelle banchine ma solo negli stalli per le biciclette e come pensilina per la fermata dell'autobus. Nell'area della stazione è presente una struttura un tempo adibita a magazzino merci ferroviario, oggi dismesso. L'attuale parcheggio, antistante il magazzino merci, è stato ricavato da un'area precedentemente destinata alla movimentazione dei treni. Locomotiva FS 835.234Presso la stazione, in via Marconi è stato monumentato il loco-tender a vapore FS 835.234 appartenente al gruppo 835. La locomotiva venne ordinata, assieme ad altre 54, (835.201-254) nel 1910, costruita dalla OM, nello stabilimento di Napoli Hawthorn Guppy, e consegnata l'anno successivo[8]. Come tutti i membri della famiglia 835, la FS 835.234 era adibita principalmente alla movimentazione del materiale rotabile nei pressi delle stazioni e dei raccordi ferroviari. Nel 1963[9], 1965[10] e 1967[11] la locomotiva è vista in servizio presso Cremona. Nel marzo del 1970 la locomotiva è documentata presso le Officine di Verona Porta Vescovo[12]. Nel maggio 1972 è fotografata alla testa di una fila di carri merce presso Cremona[13]. Nel 1974 viene vista in servizio presso Verona[9]. L'ultimo deposito locomotive di assegnazione è quello di Mestre dove ne scade la manutenzione OVIS (Officina Visita Interna Speciale) alla caldaia il 25 febbraio 1980[14]. La locomotiva venne concessa in uso al comune di Camposampiero dalle Ferrovie dello Stato nel 1982 e monumentata. Operazioni di restauro sono avvenute nel 2011[15]. Nei pressi del magazzino merci si trova una torre dell'acqua e una colonna idraulica a braccio mobile utilizzata per rifornire d'acqua i tender delle locomotive a vapore. Entrambe le strutture sono attualmente dismesse. MovimentoLa stazione è servita da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con le regioni interessate. ServiziLa stazione dispone di: Note
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