Sposalizio della VergineLo sposalizio della Vergine, o sposalizio di Maria e Giuseppe, è un episodio della tradizione cristiana che ricorda le nozze tra la vergine Maria e san Giuseppe, tradizionalmente festeggiato nella Chiesa cattolica (ma non universalmente) il 23 gennaio. È inoltre un tema artistico religioso frequente[1][2]. StoriaLo sposalizio di Maria e Giuseppe non è descritto nella Bibbia, e vi si fa riferimento solo in alcuni vangeli apocrifi[2]. Nella tradizione ebraica, il matrimonio era un contratto stipulato tra le famiglie dei due nubendi: il padre dello sposo si recava da quello della sposa per proporre l'unione, e se la ragazza avesse accettato i due giovani sarebbero stati "promessi", e sarebbero andati a vivere assieme dopo un anno (così nell'evento dell'Annunciazione descritto nel vangelo di Matteo: Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo 1,18-24[3], e nel vangelo di Luca: Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria 1,26-38[4])[1][2]. Liturgicamente, l'osservanza dello sposalizio della Vergine come festa nasce probabilmente intorno al XV secolo, quando Jean Gerson, Gran Cancelliere dell'Università di Parigi morto nel 1429, lascia disposizione testamentaria di far celebrare una messa ogni 23 gennaio in onore del matrimonio di Maria e Giuseppe; da qui la ricorrenza viene inserita nei calendari di diversi ordini religiosi, a partire dai francescani e proseguendo con servi di Maria, domenicani, carmelitani e stimmatini (il cui fondatore, Gaspare Bertoni, fu particolarmente affezionato a questa ricorrenza)[1]. Tuttavia la memoria non è mai entrata nel calendario ufficiale della Chiesa cattolica, specialmente perché considerata ridondante rispetto a quella della Sacra Famiglia; dal 1961 la Congregazione dei riti ha relegato lo sposalizio della Vergine alle "feste di devozione", permettendone la celebrazione solo per motivi o luoghi particolari[1][2]. Note
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