Spei Satelles
Spei Satelles, noto anche come SpeiSat, è un satellite artificiale realizzato in Italia, parte sostanziale della prima missione spaziale della Santa Sede[1], per evidenziare il rapporto tra scienza, tecnica e fede. È un progetto coordinato dal Segretario del Dicastero per la comunicazione che coinvolge l'Agenzia Spaziale Italiana, l'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Politecnico di Torino, l'Instituto para el Diálogo Global y la Cultura del Encuentro – IDGCE, l'Istituto Universitario Salesiano Venezia e l'Apostolato Digitale dell'Arcidiocesi di Torino (diretto da don Luca Peyron). Il satellite, del tipo Cubesat, è stato realizzato da un gruppo di studenti del Politecnico di Torino, sotto la supervisione della docente Sabrina Corpino, a partire da gennaio 2023[2]. All'interno del satellite è custodito il libro di Papa Francesco "Perché avete paura? Non avete ancora fede" miniaturizzato dall'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il lancio è stato effettuato il 12 giugno 2023 dalla base americana Vandenberg Space Force Base con un razzo vettore Falcon 9. [3] Il satellite sarà controllato dall'Agenzia Spaziale Italiana. StoriaIl progetto nasce per richiamare la Statio Orbis del 27 di marzo del 2020: Papa Francesco, in Piazza San Pietro a Roma, ha pregato e benedetto tutto il Popolo di Dio durante la Pandemia di COVID-19. Queste preghiere del Santo Padre sono contenute all'interno del satellite che, dopo il lancio del 10 giugno 2023, le comunicherà a tutta la popolazione mondiale. Lo scopo di Spei Satelles è quello di seminare la speranza della fede in tutto il mondo attraverso le preghiere del Santo Padre[4]. Da questo deriva il significato del nome "Seme di Speranza": un seme di Dio "piantato" nello spazio per creare speranza sulla Terra. Questa missione spaziale è un segno concreto della speranza. Note
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