Spedizione di Nadir nel Sindh

Spedizione di Nadir nel Sindh
parte delle campagne di Nadir
La spedizione di Nadir lo portò sulle fredde alture del Hindu Kush presso la valle di Sindh con numerose fortezze e avamposti militari.
Dataluglio 1739 - febbraio 1740
LuogoHindu Kush e Sindh
EsitoDecisiva vittoria persiana
Modifiche territorialiL'Impero persiano sottomette il Sindh e solidifica il resto delle terre da poco ammesse e precedentemente parte dell'Impero Mughal.[1]
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
SconosciutiSconosciuti
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La spedizione nel Sindh fu una delle ultime campagne militari di Nadir Shah nel corso della sua guerra nell'India settentrionale. Dopo la sua vittoria sull'imperatore mughal Muhammad Shah, Nadir lo costrinse a cedere alla Persia tutte le terre ad ovest del fiume Indo. Il suo ritorno da Delhi venne bene accolto da tutti igovernatori dei nuovi territori annessi ad eccezione di Khodayar-khan, governante di Sindh, che non si presentò alla convocazione malgrado fosse stato chiamato come gli altri.

La discesa di Nadir nel Sindh

Nadir attraversò le montagne dell'Hindu Kush con un viaggio di 1700 chilometri che gli impiegò due mesi di tempo.[1] Khodayar-khan venne colto completamente alla sprovvista e non poté resistere con le proprie sole forze pur richiedendo rinforzi all'Impero moghul. Abbandonato e demoralizzato si arrese a Nadir, venne incatenato e tutte le sue ricchezze personali vennero confiscate dal governo persiano. Dopo l'intercessione di un altro governatore a lui vicino, Nadir liberò Khodayar-khan e lo reinstallò come governatore del Sindh con solenne promessa e giuramento di fedeltà.

Note

  1. ^ a b Axworthy, Michael (2009). The Sword of Persia: Nader Shah, from tribal warrior to conquering tyrant,p. 278. I. B. Tauris

Bibliografia