SolanecioSolanecio (Sch.Bip.) Walp., 1846 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae).[1][2] EtimologiaIl nome scientifico del genere è stato definito dai botanici Carl Heinrich Schultz (1805-1867) e Wilhelm Gerhard Walpers (1816-1853) nella pubblicazione " Repertorium Botanices Systematicae (Walpers)" ( Repert. Bot. Syst. (Walpers) 6: 273) del 1846.[3] DescrizioneHabitus. Le specie di questo genere hanno un habitus di tipo erbaceo perenne, oppure arbustivo o arboreo. Le superfici delle piante possono essere sia glabre che pubescenti per peli semplici.[4][5][6][7][8] Radici. Le radici in genere sono secondarie da rizoma e possono essere fibrose. I rizomi sono striscianti o legnosi. Fusto. La parte aerea è eretta; semplice o ramosa. Foglie. Le foglie cauline, disposte in modo alternato, sono picciolate o sessili (quelle superiori). La forma della lamina è intera o seghettata o lobata o laciniata. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da più capolini organizzati in formazioni corimbose. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino terminale peduncolato di tipo discoide. Alla base dell'involucro (la struttura principale del capolino) è presente un calice formato da brattee fogliacee. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate o emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee sono disposte in modo embricato di solito su una sola serie e possono essere connate alla base. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori); la forma è convessa e a volte è alveolato. Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, tubulosi e actinomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è ellittico-oblunga; la superficie è percorsa da diverse coste longitudinali e può essere glabra o talvolta pubescente. Possono essere presenti delle ali o degli ispessimenti marginali. Il carpoforo è distinguibile e anulare. Il pappo è formato da numerose setole snelle. BiologiaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra). Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora). Distribuzione e habitatLe specie di questo genere sono distribuite in Africa tropicale e nella Penisola Arabica.[2] TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8] FilogenesiIl genere di questa voce appartiene alla sottotribù Senecioninae della tribù Senecioneae (una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae). In base ai dati filogenetici la sottotribù, all'interno della tribù, occupa il "core" della tribù e insieme alla sottotribù Othonninae forma un "gruppo fratello".[8] I seguenti caratteri sono indicativi per la sottotribù:[8]
La struttura della sottotribù è molto complessa e articolata (è la più numerosa della tribù con oltre 1.200 specie distribuite su un centinaio di generi) e al suo interno sono raccolti molti sottogruppi caratteristici le cui analisi sono ancora da completare. Il genere di questa voce fa parte del gruppo "Gynuroid clade" formato dai generi Gynura, Kleinia, Solanecio, dalla "Curio alliance" (generi: Curio, Baculellum e Delairea) e del "Senecio melastomifolius-S. meuselii clade". In particolare i tre generi Gynura, Kleinia, Solanecio, che formano un clade ben supportato, sono caratterizzati dalla presenza, al loro interno, di ossalto di calcio sotto forma di cristalli drusiformi. In posizione "basale" a questo gruppo di generi si trova la "Curio alliance" (formano insieme un "gruppo fratello"). Il gruppo è inoltre imparentato, da un punto di vista filogenetico, al gruppo delle Adenostylinae o "Gruppo quadridentato" chiamato informalmente Adenostylinae (generi: Adenostyles, Caucasalia, Dolichorrhiza, Iranecio e Pojarkovia). Il cladogramma seguente mostra una possibile configurazione filogenetica di questo "supergruppo" delle Senecioninane.[8][14]
I caratteri distintivi per le specie del genere Solanecio sono:[7]
Il numero cromosomico delle specie è: 2n = 20 e circa 180.[7] Elenco delle specieQuesto genere ha 17 specie:[2]
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
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