Selasphorus rufus
Il colibrì rossiccio (Selasphorus rufus (J.F.Gmelin, 1788)) è un uccello della famiglia Trochilidae, con areale neartico.[2] DescrizioneÈ un colibrì di piccola taglia, lungo circa 8,5 cm, con un peso di 2,9–3,9 g.[3] BiologiaAlimentazioneSi nutre del nettare di diverse specie di angiosperme tra cui Agave spp., Aquilegia spp., Arbutus spp., Castilleja spp., Cleome spp., Epilobium spp., Linaria spp., Opuntia spp., Ribes spp., Rubus spp. e Scrophularia spp.Talora si nutre anche della linfa di Alnus spp. e Salix spp., approfittando dei buchi scavati dai picchi. Integra inoltre la sua dieta con piccoli artropodi, principalmente ditteri (Anisopodidae, Chironomidae) e omotteri (Aleyrodidae), e anche piccoli ragni.[3] RiproduzioneIl nido è una coppa ricoperta da licheni, muschio, e frammenti di corteccia. La femmina depone due uova per ogni covata; l'incubazione dura 15–17 giorni; i piccoli lasciano il nido intorno a 20–21 giorni di vita. [3] Distribuzione e habitatSelasphorus rufus è una specie migratrice che nidifica sul versante occidentale del Nord America, dall'Alaska attraverso il Canada occidentale fino agli Stati Uniti nord-occidentali. Nella stagione non riproduttiva migra verso la California meridionale e gli stati della Costa del Golfo, sino al Messico.[1] Oltre alle migrazioni stagionali compie anche migrazioni altitudinali giornaliere: sale di quota durante il giorno per nutrirsi del nettare prodotto dai fiori che crescono nella zona subalpina e ridiscende al tramonto per trascorrere la notte alle quote inferiori, termicamente più miti.[4] ConservazioneLa Lista rossa IUCN classifica Selasphorus rufus come specie prossima alla minaccia di estinzione (Near Threatened).[1] Note
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