Sede titolare di Siunia
Siunia (in latino: Siuniensis) è una sede titolare soppressa della Chiesa cattolica. StoriaLa Siunia, a cui corrisponde all'incirca l'odierna provincia armena di Syunik, è una regione storica della Grande Armenia, che nell'Ottocento comprendeva gli antichi governatorati russi di Baku e di Elizavetpol'. Su questo territorio venne eretta all'incirca nel V secolo una diocesi, ben presto divenuta sede metropolitana della Chiesa apostolica armena dipendente dal Catholicos d'Armenia. Nell'XI secolo la provincia ecclesiastica di Siunia arrivò a comprendere dodici diocesi suffraganee e il territorio metropolitano giunse a coprire un vasto territorio con 1.400 villaggi e 28 monasteri. Dal IX secolo sede del metropolita era il monastero di Tatev, situato tra Ouronta e Migri, circa 60 miglia a sud-est del lago Sev. Si conosce una serie abbastanza completa di metropoliti dal V al XIX secolo.[1] La sede fu soppressa dal sinodo della Chiesa armena nel 1837. A partire dall'Ottocento, la Curia romana ha istituito la sede vescovile titolare Siuniensis, suffraganea dell'arcidiocesi di Sebastea nella provincia romana dell'Armenia Prima. Resta inspiegabile l'istituzione di questa sede titolare, perché Siunia non compare in nessuna Notitia Episcopatuum dell'impero bizantino e non fu mai suffraganea di Sebastea. Probabilmente per questo motivo è stata soppressa nel 1924. Cronotassi dei vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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