L'attività missionaria nel nord-ovest del Messico fu più tardiva rispetto alla regione centrale del Paese. Qualche tentativo fu intrapreso dai Francescani fin dalla prima metà del XVI secolo e dopo la fondazione della città di Durango venne eretto il monastero che divenne il centro della missione che si estendeva fino alla California. Su istanza del re Filippo III di Spagna, nel concistoro del 28 settembre 1620 fu decisa l'erezione della diocesi di Nueva Vizcaya con sede a Guadiana (oggi Durango), sancita dalla bollaAltitudo di papa Paolo V dell'11 ottobre successivo[4], con territorio ricavato da quello della diocesi di Guadalajara. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Città del Messico.
In origine il territorio della nuova diocesi era immenso; comprendeva gli attuali stati messicani di Durango, Sinaloa, Sonora, Chihuahua e California, oltre al Nuovo Messico, e parti di Coahuila e Zacatecas; ma in linea teorica la sua giurisdizione arrivava fino al Mississippi. I vescovi dovevano percorrere migliaia di chilometri per visitare la diocesi, per fondare nuove chiese e per battezzare i numerosi indigeni che si convertivano al cristianesimo. Si deve a Ignacio Diez de la Barrera l'istituzione del seminario diocesano nel 1705;[5] nelle numerose relazioni sulle visite pastorali i vescovi si lamentavano del fatto che i Francescani, a cui era affidato il compito di evangelizzare il nord della diocesi, non imparassero la lingua degli indios.
Nel corso dell'Ottocento i vescovi si opposero con energia e coraggio alle disposizioni anticlericali del nuovo governo messicano tendenti a controllare la Chiesa e a limitarne la libertà d'azione. Tra questi si distinse in particolare il vescovo José Antonio Laureano de Zubiría y Escalante.
Il 23 giugno 1891, in forza della bolla Illud in primis di papa Leone XIII, ha ceduto altre porzioni di territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Chihuahua e di Saltillo, e contestualmente è stata elevata al rango di arcidiocesimetropolitana. La primitiva provincia ecclesiastica di Durango era costituita dalle diocesi di Chihuahua, Sinaloa e Sonora e dal vicariato apostolico della Bassa California (oggi arcidiocesi di Tijuana). Nel 1896 si tenne il primo concilio provinciale sotto la presidenza dell'arcivescovo Santiago de Zubiría y Manzanera.
Il suo successore Francisco de Paula Mendoza y Herrera tentò invano di difendere la città episcopale dalle truppe rivoluzionarie nel 1913: venne dapprima imprigionato, poi esiliato negli Stati Uniti, da dove poté rientrare nel Paese solo nel 1919. Anche il suo successore José María González Valencia subì l'esilio negli Stati Uniti, da dove rientrò nel 1929, per la sua netta opposizione alle leggi anticlericali del governo e per la pubblicazione di una dura lettera pastorale che attirò su di lui l'attenzione dell'intera Chiesa messicana. In questo periodo di persecuzione per la Chiesa messicana furono diversi i sacerdoti dell'arcidiocesi uccisi.
^Ugarte, Diócesis y obispos de la iglesia mexicana, p. 31.
^Vergara Cordia, Datos y fuentes para el estudio de los seminarios conciliares en Hispanoamérica, Anuario de la Historia de la Iglesia, vol. XIV (2005), pp. 280-281.
^Il 23 settembre 1722 la Santa Sede lo nominò vescovo di Guadalajara, ignorando il fatto che era già deceduto cinque mesi prima.
(LA) Bolla Illud in primis, in Sanctissimi Domini nostri Leonis papae XIII allocutiones, epistolae, constitutiones aliaque acta praecipua, Vol. IV (1890-1891), Bruges, 1894, pp. 232–244