Scherzi da prete
Scherzi da prete è un film del 1978 diretto da Pier Francesco Pingitore. TramaDon Tarquinio Buttafava è il parroco di Cioci, un borgo immaginario della Ciociaria. Secondo una millenaria concessione papale, si celebra la messa in dialetto ciociaro (e in "ciociaro antico", una sorta di parente del latino, nelle grandi occasioni, come preciserà il sacerdote), rifiutando l'uso della lingua nazionale. Papa Paolo VI in persona sollecita le gerarchie ecclesiastiche nella persona del cardinale Crescenti perché la parrocchia ribelle celebri in italiano, ma ne nasce una sorta di scisma ciociaro che vede anche la nascita della DC, Democrazia Ciociara, partito politico che inizia a rubare consensi alla tradizionale Democrazia Cristiana, allora maggioritaria nel Basso Lazio. Prima del congresso costituente del partito, però, i protagonisti ideatori e finanziatori dell'alta società romana, che avevano usato don Tarquinio come megafono, gli voltano le spalle all'improvviso: il cardinale con la collaborazione del vescovo Cassola, diretto superiore di don Tarquinio, ordisce un inganno per "ricattare" una delle finanziatrici. Tornando da uno dei numerosi congressi, don Tarquinio trova attorno a sé terra bruciata. L'unica persona con cui riesce a parlare è la figlia della nobildonna ricattata, che sta prendendo il sole in piscina nuda; in un momento di debolezza fugace irrompono i giornalisti e don Tarquinio si ritrova appiedato e affossato pubblicamente. Il cardinale lo riceve e gli comunica il perdono della Chiesa, il suo reintegro e la concessione di celebrare messa in ciociaro, ma nell'ambito della missione in Uganda presso il dittatore presidente Idi Amin Dada. Riferimenti politici
DistribuzioneIl film è stato distribuito nei cinema italiani a partire dall'11 maggio 1978. RipreseLe riprese furono fatte nel borgo viterbese di Calcata quale scena dell'immaginaria cittadina di Cioci e presso le vicine cascate del Monte Gelato per quella del battesimo al fiume. Voci correlateCollegamenti esterni
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