Il Sangiaccato di Salonicco alla fine del XIX secolo
Il sangiaccato di Salonicco[1][2] o di Selanik[3] (in turco ottomano: Sancak-i/Liva-i Selanik; in grecoλιβάς/σαντζάκι Θεσσαλονίκης?) era una provincia ottomana di secondo livello (sangiaccato/sanjak o liva) che comprendeva i dintorni della città di Salonicco (in grecoSalonica, in turcoSelanik) e la penisola calcidica.
Nel 1846, come parte delle riforme del Tanzimat, Salonicco divenne il centro di un eyalet separato (Eyalet di Salonicco, e dopo il 1867 Vilayet di Salonicco); di conseguenza il sangiaccato divenne il pasha-sanjak della nuova provincia.[4][5]
La maggior parte del sangiaccato fu conquistato dalla Grecia nell'ottobre 1912, durante la prima guerra balcanica, mentre le parti settentrionali caddero in mano alla Serbia e oggi fanno parte della Macedonia del Nord.[6]
Divisioni amministrative
Nel 1912 il sangiaccato comprendeva le seguenti 14 kaza (distretti): Selanik (Salonicco), Kesendire (penisola di Kassandra), Karaferye (Veroia), Yenice Vardar (Giannitsa), Vodina (Edessa), Langaza (Langadas), Gevgelü (Gevgelija), Avret Hişar (Neo Gynaikokastro), Toyran (Star Dojran), Ustrumca (Strumica), Tikoş/Kavadar (Kavadarci), Katerin (Katerini), Aynaroz (Monte Athos) e Karaağaabad.[5]