La Macedonia di Vardar[1] (in macedone e in serboВардарска Македонија?, Vardarska Makedonija) era il nome dato al territorio del Regno di Serbia (1912-1918) e del Regno di Jugoslavia (1918-1941) che corrisponde grosso modo all'odierna Macedonia del Nord. Copre la parte nord-occidentale della regione geografica della Macedonia, i cui confini moderni furono definiti dalla metà del XIX secolo.
La regione era inizialmente conosciuta come Macedonia serba[2][3] sebbene l'uso del nome Macedonia sia stato proibito in seguito nel Regno di Jugoslavia, a causa della politica attuata di serbizzazione degli slavi locali.[4][5] Dal 1919 al 1922, l'area (comprendente parti dell'odierno Kosovo e della Serbia orientale) faceva parte della Serbia meridionale (in serboJужна Србија?, Južna Srbija ),[6][7][8] Nel 1929, il Regno di Jugoslavia fu diviso in province chiamate banovina. La Macedonia di Vardar come parte della Serbia meridionale divenne poi parte della Banovina del Vardar.[9]
^Donald Bloxham, The Final Solution: A Genocide, OUP Oxford, 2009, ISBN 0199550336, p. 65.
^Chris Kostov, Contested Ethnic Identity: The Case of Macedonian Immigrants in Toronto, Peter Lang, 2010, ISBN 3034301960, p. 76.
^Victor Roudometof, Collective Memory, National Identity, and Ethnic Conflict: Greece, Bulgaria, and the Macedonian Question, Greenwood Publishing Group, 2002, ISBN 0275976483, p. 102.
^Constantine Panos Danopoulos, Dhirendra K. Vajpeyi, Amir Bar-Or, Civil-military Relations, Nation Building, and National Identity: Comparative Perspectives, Greenwood Publishing Group, 2004, ISBN 0275979237, p. 218.
^Roland Robertson, Victor Roudometof, Nationalism, Globalization, and Orthodoxy: The Social Origins of Ethnic Conflict in the Balkans, Greenwood Publishing Group, 2001, ISBN 0313319499, p. 188.