San Clario che guarisce i ciechi
San Clario che guarisce i ciechi (Saint Clair guérissant les aveugles) era un dipinto del pittore francese Hippolyte Flandrin, realizzato nel 1836. Questo dipinto a olio su tela ritraeva san Chiaro di Nantes ed era esposto nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo di Nantes fino al 18 luglio del 2020, quando venne distrutto in un incendio scoppiato all'interno della chiesa.[1][2] Il fratello di Hippolyte Flandrin, Paul, realizzò una copia dell'opera che oggi si trova al museo del Louvre di Parigi.[3] DescrizioneIl quadro, che venne esposto al Salone del 1837,[4] raffigura il primo vescovo di Nantes (citato come "san Clario" nel titolo italiano dell'opera)[5] che compie un miracolo: mentre alza gli occhi al cielo, egli ridà la vista a dei ciechi. La scelta di questo santo non è casuale, dato che fu lui che in quella città fece innalzare una cappella dedicata ai santi Pietro e Paolo, che nei secoli successivi fu ricostruita fino a diventare una cattedrale gotica. La scena è ambientata sulla scalinata all'ingresso di un tempio romano, presso il quale si è radunata una folla che assiste al miracolo. Sullo sfondo si ammira una veduta immaginaria della città in epoca romana (quando era nota in latino come Condivicnum, o "Condivicno" in italiano), che presenta un tempio e un anfiteatro. Secondo la Gazette des beaux-arts, il quadro "può essere citato come una delle opere del XIX secolo che meglio realizzano il sogno di Flandrin e di Simart, l'alleanza dell'arte classica e dell'arte cristiana."[6] L'opera preannuncia i dipinti murali che Flandrin realizzò in seguito per alcune chiese francesi, come il ciclo pittorico della cappella di San Giovanni nella chiesa di San Severino a Parigi e le decorazioni per l'abbazia di San Germano dei Prati, sempre a Parigi.[5][6] Note
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