SU-100
Il SU-100 era un cacciacarri usato nell'ultimo anno della seconda guerra mondiale dall'Armata Rossa. Era capace di distruggere qualsiasi mezzo tedesco allora in servizio (perfino di danneggiare seriamente i rari Panzer VI Tiger II) e per questo fu soprannominato "Pizdets vsemu" cioè "Fotto tutto". Venne utilizzato per molto tempo dopo la fine del conflitto sia dall'Unione Sovietica che presso i suoi alleati.[1] StoriaCon l'introduzione in massa del T-34/85 gli ingegneri sovietici vennero messi alla prova per trovare un nuovo utilizzo per lo scafo del precedente SU-85. Si decise per l'installazione sul nuovo mezzo di un cannone medio di origine navale da 100 millimetri di calibro. Dopo una serie intensiva di prove con differenti modelli di cannone da 100 mm i progettisti scelsero la versione D-10S per la produzione di massa del mezzo. Questa arma, progettata dal Bureau di costruzioni n°9 guidato da F.F. Petrov e prodotta nella Fabbrica d'artiglieria Nº 9, dopo la fine della seconda guerra mondiale verrà installata anche sui carri T-54 e T-55, oltre che sui mezzi da questi derivati, rimanendo in servizio per oltre 40 anni. Lo scafo del SU-100 presentava molti miglioramenti rispetto a quello del SU-85. Lo spessore della corazza frontale fu portata a 75 mm dai precedenti 45. Venne aggiunta una piccola protuberanza allo scafo, allargando così lo spazio a disposizione del comandante. Insieme ad una nuova cupola questa modifica incrementò l'efficacia del lavoro del comandante. Per migliorare la ventilazione interna vennero portate a due le unità di ventilazione rispetto a quella singola del SU-85. La produzione iniziò nel settembre del 1944.[2] Il SU-100 venne impiegato nell'ultimo anno di guerra. Venne usato in massa in Ungheria nel 1945 quando le forze sovietiche sconfissero quelle tedesche nell'offensiva del Lago Balaton. Nel luglio del 1945 erano 2.335 i SU-100 costruiti. Dopo la fine del conflitto il mezzo restò in servizio presso l'Armata Rossa e la sua produzione terminò, in U.R.S.S., solo nel 1947 mentre si prolungò fino al 1950 in Cecoslovacchia. Nell'Armata Rossa venne ritirato dal servizio attivo nel 1957. Molti di questi mezzi furono posti in riserva. Molti paesi del Patto di Varsavia usarono il SU-100 come alcuni alleati dell'Unione Sovietica quali Cuba, Egitto e Angola. Venne nuovamente utilizzato in combattimento durante la crisi del canale di Suez dove le forze egiziane lo impiegarono contro gli Sherman e i Centurion dell'esercito israeliano. Vennero poi impiegati nella Guerra dei sei giorni del 1967 e durante il conflitto dello Yom Kippur del 1973. In questo teatro operativo venne leggermente modificato per adeguarlo alle condizioni desertiche che si incontravano nel Medio Oriente. I mezzi così modificati furono denominati SU-100M.[3] Capacità del cannone da 100mm D-10SI dati delle penetrazioni sono su una piastra inclinata di 30°.[4]
Il SU-100 nel cinema
Note
Voci correlateAltri progetti
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