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Attore versatile, capace di interpretare i ruoli più disparati, dal buono al violento, al duro, ottenne due candidature all'Oscar[4] e partecipò sin dai primi anni sessanta a pellicole di successo, venendo fin dagli esordi "condannato per anni a ruoli da macho per il suo fisico nervoso e l'espressione cattiva"[5].
Tra le sue interpretazioni principali e di maggior impatto, da ricordare il protettore di prostitute Frank Ligourin in Una squillo per l'ispettore Klute (1971), il solitario e scontroso detective Buddy Russo in Il braccio violento della legge (1971), che gli valse una candidatura agli Oscar, il capitano della polizia Martin Brody in Lo squalo (1975), il misterioso Henry David Levy in Il maratoneta (1976), il duro e tuttofare ballerino Joe Gideon in All That Jazz - Lo spettacolo comincia (1979), per il quale ricevette la seconda candidatura agli Oscar, il veterano e tormentato poliziotto Frank Murphy in Tuono blu (1982), il determinato e cupo dottor Sam Rice di Una lama nel buio (1982), l'impavido scienziato Heywood Floyd in 2010 - L'anno del contatto (1984), il freddo e impassibile killer Cohen in Le strade della paura (1988).
Dal 1946 cominciò a praticare la boxe principalmente per perdere peso, come rivelerà in un'intervista molti anni dopo. Fu uno dei pugili esordienti più famosi di allora nel New Jersey[6]. Nel suo secondo incontro Scheider si procurò anche una frattura al setto nasale, ma in seguito vinse quasi tutti gli incontri disputati[6].
Terminò la boxe nel 1949, quando all'età di 17 anni decise di intraprendere gli studi di recitazione. S'iscrisse così all'accademia delle arti drammatiche e completò gli studi verso la metà degli anni cinquanta.
Dopo la partecipazione al film Funerale a Los Angeles (1975), entrò nell'olimpo dei miti di Hollywood grazie al film Lo squalo di Steven Spielberg, in cui interpretò il protagonista Martin Brody, alle prese con il grande squalo bianco, considerata da molti la sua miglior interpretazione. La battuta pronunciata da Brody/Scheider ("Ci serve una barca più grossa") è entrata al 35º posto nella lista delle 100 frasi più celebri di sempre dell'American Film Institute.[8] Scheider prenderà parte anche al sequelLo squalo 2 (1978), per poi abbandonare definitivamente il personaggio. Nel 1976 interpretò anche il ruolo del fratello di Dustin Hoffman in Il maratoneta.
Morì il 10 febbraio 2008 all'ospedale di Little Rock, in Arkansas, all'età di 75 anni, per un mieloma multiplo che lo aveva colpito due anni prima. Dopo i funerali il corpo venne cremato.
Vita privata
Dal primo matrimonio con Cynthia Bebout, durato dal 1962 al 1986, Scheider ebbe una figlia, Maximiliana. Si risposò l'11 febbraio 1989 con Brenda King: la coppia ebbe un figlio, Christian (nato nel 1990) e adottò una bambina, Molly.
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Roy Scheider è stato doppiato da:
Manlio De Angelis in Squadra speciale, Lo squalo, Lo squalo 2, All That Jazz - Lo spettacolo comincia, Tuono blu, 52 gioca o muori, Le strade della paura, Doppia verità, La casa Russia, The Punisher
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