Rosa Gagliardi
«Quella mattina Rosa si svegliò un'ora più tardi del solito. Scese dal letto e disse la preghiera intanto che si vestiva, per guadagnar tempo. Poi spalancò la finestra e per qualche istante respirò l'aria profumata della mattina. "Rosa è tardi". Come tutte le persone che vivono sole, Rosa aveva l'abitudine di parlare a sé stessa.[1]» Rosa Gagliardi è un racconto lungo di Carlo Cassola scritto nel 1946 e pubblicato in «Botteghe Oscure» nel 1947. TramaRosa Gagliardi è una donna di una certa età che vive sola le sue giornate fatte di abitudini quotidiane nella zona delle Saline di Volterra. Non si è mai sposata (Enrico, un giovane che la corteggiava è morto bersagliere in Libia e in seguito Rosa non ha accettato la proposta di matrimonio di Emilio, un suo coetaneo) e considera la famiglia di sua sorella Amelia e di suo cognato, che hanno una figlia di quattordici anni, Anna, come se fosse la sua. Ama la nipote come una figlia e la segue nel corso degli anni fino a quando si sposerà con un impiegato proprio come Rosa desidera. Edizioni
Note
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