Rogerio Ghisalbertini
Rogerio Ghisalbertini, meglio noto come Ruggero Gisalbertini[1], (XI secolo – aprile 1131) è stato un arcivescovo cattolico italiano. BiografiaErroneamente attribuito alla potente famiglia pisana degli Upezzinghi[2], Ruggero era membro dell'aristocratica famiglia lombarda dei Gisalbertini di Bergamo.[3] Nel 1103 fu consacrato vescovo di Volterra, dove fece ricostruire la cattedrale cittadina dopo il terremoto del 1117 e ospitò papa Callisto II il 20 maggio 1120. Il 9 novembre del 1123 s.p. riconsacrò, insieme ai vescovi di Anagni e Acqui[4], la chiesa dell'abbazia di Santa Maria Assunta a Conèo. Rogerio restò a Volterra fino al 24 marzo 1123, quando venne elevato al rango di arcivescovo di Pisa, rimanendo comunque a capo di entrambe[2][5] le diocesi toscane. Tra il 1126 e il 1127 Pisa entrò in guerra con Lucca, mentre Arezzo e Siena videro acuirsi antiche dispute episcopali. In quest'ultimo conflitto Rogerio si alleò con il vescovo aretino, invadendo il territorio senese, ma venne sconfitto e tenuto prigioniero per più di un anno;[2][6] il successivo intervento di Firenze vide la sconfitta di Siena e la sua liberazione.[7] Poco prima della morte, occorsa nell'anno 1131, vide il giuramento di fedeltà del Giudice Gonario II di Torres alla città e all'arcidiocesi pisana, a ricompensa del soccorso prestatogli nel riprendere il trono. Note
Bibliografia
Voci correlate
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