Riso di Baraggia Biellese e Vercellese
Il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese designa, con esclusività, un prodotto risiero coltivato nelle province di Biella e di Vercelli, in Piemonte. Nell'agosto 2007, a livello europeo, il Riso di Baraggia Biellese e Vercellese è stato riconosciuto il marchio denominazione di origine protetta (DOP)[1]. Caratterizzato da un'ottima capacità di assorbire i condimenti, rilasciando amido durante la cottura, per questo è consigliato nel cucinare la maggior parte dei risotti, che di conseguenza risulteranno cremosi e amalgamati. A causa di multinazionali straniere operanti nel settore fotovoltaico alcuni terreni delle risaie sono a rischio esproprio per impiantare pannelli solari. Varietà utilizzate e lavorazioneÈ ottenuto mediante l'elaborazione del riso grezzo o risone a riso « integrale », « raffinato » e « parboiled ». Le varietà del riso Baraggia, alle quali è stato assegnato il marchio DOP, sono le seguenti: Arborio, Baldo, Balilla, Carnaroli, S.Andrea, Loto e Gladio. CaratteristicheZona geograficaLa zona di coltivazione, raccolta, elaborazione o trasformazione della denominazione d'origine protetta “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese” è situata nelle province di Biella e di Vercelli e comprende in particolare i territori dei seguenti comuni: Albano Vercellese, Arborio, Balocco, Brusnengo, Buronzo, Carisio, Casanova Elvo, Castelletto Cervo, Cavaglià, Collobiano, Dorzano, Formigliana, Gattinara, Ghislarengo, Gifflenga, Greggio, Lenta, Livorno Ferraris, Massazza, Masserano, Mottalciata, Oldenico, Rovasenda, Roasio, Salussola, San Giacomo Vercellese, Santhià, Tronzano, Villanova Biellese e Villarboit. NoteVoci correlateCollegamenti esterni |