Riserva naturale regionale orientata del Litorale Tarantino Orientale
La riserva naturale regionale orientata del Litorale Tarantino Orientale è un'area naturale protetta situata lungo il litorale e nell'entroterra del comune di Manduria, in provincia di Taranto. StoriaLa riserva, istituita negli anni duemila su di una superficie di 1113,22 ha, è stata inclusa nell'Elenco delle Aree naturali protette italiane solo a partire dall'aggiornamento 2010[1]. TerritorioNella riserva naturale orientata si inseriscono alcune oasi naturali e aree di interesse, in particolare si individuano due nuclei territoriali distinti: i boschi di Cuturi e Rosa Marina insieme alla Foce del Chidro, nell'entroterra, e un secondo nucleo, caratterizzato dalla vegetazione tipica di un ambiente costiero con forte salinità, costituito dalla Salina dei Monaci, dalle dune di Torre Colimena, dalla palude del Conte e relativa duna costiera.[2] Salina dei Monaci e dune di Torre ColimenaSituata nella parte ovest a Torre Colimena, originariamente era una depressione, ubicata alle spalle delle dune costiere e collegata al mare da un canale. Utilizzata per la raccolta di sale marino, almeno a partire dal 1731, l'area divenne soggetta ad una lieve azione di bonifica antimalarica nel periodo 1940-1950, e subì un degrado ambientale durante il periodo 1960-1970, con la costruzione della litoranea jonica salentina. Oggi la strada è stata spostata poco più a nord dell'area e il vecchio tracciato della litoranea convertito a sentiero in legno.
Palude del Conte e duna costieraTrattasi di un'area sita a est di Torre Colimena, formata da spiagge orlate da alte dune incontaminate, frequentate da pochissima gente data la difficoltà di accedervi, infatti esse sono raggiungibili mediante un piccolo sentiero aldilà del bacino del Conte, costruito con il fine di bonificare la zona dalle omonime paludi delle quali oggi resta un grande e folto canneto a cavallo tra le due province di Taranto e Lecce. Boschi di Cuturi e Rosa MarinaFoce del ChidroFaunaLa Salina dei Monaci, è un ottimo luogo per praticare il birdwatching. Inizialmente zona di sola sosta dei Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) durante le fasi di migrazione, col tempo si è trasformata in zona di nidificazione e, sia i fenicotteri, sia gli altri uccelli migratori, sono diventati stanziali e si possono ammirare tutto l'anno. Altri uccelli migratori frequentano la zona come i Germani reali, gli Storni, le Gru, i Cigni, le Volpoche e le Oche selvatiche. Presente anche il poco comune Cavaliere d'italia. Uccelli tipici della zona sono anche l'Airone rosso, l'Airone bianco e l'Airone cenerino, la Garzetta, il Tarabuso il Combattente, il Cormorano, Fratino, Gabbiano corso, l'Avvoltoio capovaccaio, il Picchio, il Pettirosso, il Martin pescatore, la Capinera, lo Scricciolo, l'Usignolo, la Gazza, il Corvo ed il Merlo. Molto numerosi sono anche le specie di uccelli rapaci come il Barbagianni, la Civetta e il Gufo comune, che agiscono di notte, e la Poiana, il Falco pescatore, l'Albanella, il Nibbio bruno, il Biancone, il Falco pellegrino e il Gheppio. Molto ampia la gamma di specie di anfibi come la Raganella italiana, il Rospo comune, e il Tritone italico. I rettili più comuni invece sono la Tartaruga di terra e d'acqua dolce, la Biscia dal collare, il Biacco, il Cervone e il Colubro leopardino. I mammiferi sono anch'essi molto numerosi, soprattutto animali adattabili come lo Scoiattolo, il Topo quercino e il Topo campestre. Molto frequente il Riccio, e la più grande Istrice, oltre a Lepri, Conigli selvatici, Gatti selvatici, Volpi, Tassi, Faine e Cinghiali.
FloraTipica della salina dei Monaci è la presenza di salicornieti, costituiti da vegetali alofili. La macchia mediterranea è data dall'associazione di specie arbustive basse: Calicotome, Ginestra spinosa, Cisto femmina, Cisto marino, Lentisco, Mirto, Fillirea e estese fioriture di Giacinti.
Note
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