Rifa'a al-TahtawiRifāʿa al-Tahtāwī (Tahta, 15 ottobre 1801 – Il Cairo, 27 maggio 1873) è stato uno scrittore egiziano. BiografiaAbū l-ʿAzm Rifāʿa Rāfiʿ b. Badawī al-Ṭahṭāwī (in arabo رفاعة الطهطاوي?) fu uno scrittore, un giornalista, uno storico, un docente, un traduttore, un egittologo e un intellettuale egiziano. Tahtawi fu tra i primi studiosi egiziani a scrivere di cultura occidentale, in uno sforzo di comprensione e di conciliazione fra il pensiero islamico e quello occidentale. Fondò la Scuola di Lingue nel 1835 e operò in modo ammirevole per lo sviluppo delle scienze, del diritto, della letteratura e dell'egittologia nel XIX secolo in Egitto. La sua opera ha grandemente influenzato quella di numerosi studiosi, incluso Muhammad Abduh. Retroterra culturaleTahtawi nacque nel 1801 nel villaggio di Ṭahṭa, a sud di Asyūṭ, l'anno stesso in cui le truppe francesi evacuavano l'Egitto, al termine della Campagna d'Egitto napoleonica. Nel 1817 divenne studente di al-Azhar e, grazie alle raccomandazioni espressa dal suo insegnante e mentore Hasan al-ʿAṭṭār (1766-1834), fu incluso in un gruppo di studenti inviato per volere di Mehmet Ali a Parigi nel 1826 per approfondire le proprie conoscenze su un modello-Paese d'avanguardia in Europa, come la Francia. Nel 1831, Tahtawi tornò in patria, per prender parte alla storica impresa di modernizzare le infrastrutture educative egiziane. Intraprese la carriera di scrittore e traduttore e fondò la Scuola di Lingue nel 1835. Diplomando numerosi futuri intellettuali egiziani, la Scuola divenne uno dei primi circoli culturali moderni del Paese, in cui si formarono le future leve politiche e culturali dell'Egitto chediviale, ostili al prepotente colonialismo britannico che mirava a portare l'Egitto all'interno della sua orbita imperiale. Tre dei suoi libri di filosofia politica e di filosofia morale furono pubblicati qui, facilitando l'ingresso dell'Egitto in una sorta di Illuminismo, sia pur tardivo, in grado di affrontare in maniera concreta il problema dell'autoritarismo politico, dei diritti politici e della libertà. Le sue concezioni su quale cammino dovesse intraprendere una moderna società arabo-islamica e l'Egitto in particolare influenzarono notevolmente la sua generazione e quelle future, in una prospettiva d'interesse pubblico generale.[2] L'opera di Tahtawi costituì il primo impegno intellettuale della Rinascita islamica (nahda) e di quel Riformismo islamico che fiorì tra il 1860 e il 1940.[3] EgittologiaTahtawi fu fondamentale nel diffondere l'interesse nei confronti del retaggio culturale dell'antico Egitto. Nel 1868 pubblicò un volume sulla storia dell'antico Egitto, composto da un certo numero di componimenti poetici religiosi e scrisse due altre storie generali sull'età faraonica. Il suo lavoro sull'antico Egitto convinse Jean-François Champollion a pubblicare una relazione sull'avanzamento dei propri lavori durante il soggiorno a Parigi di Tahtawi.[4] Tahtawi fondò il giornale al-Waqāʾiʿ al-Miṣriyya e fu cofondatore, con Ali Mubarak, l'architetto del moderno sistema scolastico egiziano, di una scuola indigena di Egittologia che prendeva come ispirazione il sistema medievale egiziano di studio dell'antico Egitto, della sua storia, lingua e cultura. Tahtawi incoraggiò i suoi compatrioti ad affrontare lo studio delle scienze moderne, dagli europei se necessario, sull'esempio del faraone Psammetico I, che aveva chiesto l'aiuto dei Greci per organizzare il suo esercito. Nei suoi scritti, egli vedeva i moderni egiziani come gli eredi dell'antica civiltà faraonica ed esortò i suoi compatrioti a dimostrare "amor di patria".[5] OpereScritti di Tahtāwī
Traduzioni di Tahtawi
NoteBibliografia
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