Rhynchostruthus
Rhynchostruthus Sclater & Hartlaub, 1881 è un genere di uccelli passeriformi della famiglia Fringillidae[1]. EtimologiaIl nome del genere, Rhynchostruthus, deriva dall'unione delle parole greche ρύγχος (rygcos/rynchos, "becco") e στρουθός (struthos, "passero"), col significato di "passero dal becco" in riferimento all'aspetto di questi uccelli. DescrizioneGli appartenenti al genere sono uccelli lunghi una quindicina di centimetri che ricordano una sorta di ibrido fra un frosone e un cardellino: l'aspetto infatti è molto robusto e massiccio, con testa squadrata e forte becco conico, mentre la livrea è dominata dai toni del grigio-bruno, più chiaro dorsalmente e sulle guance e più vivido su petto e ventre, con presenza nei maschi di mascherina facciale nera e di evidenti barre alari gialle. BiologiaSi tratta di uccelli dalle abitudini diurne e moderatamente gregarie, dalla dieta quasi esclusivamente granivora, che col robusto becco sono in grado di rompere anche i semi più coriacei. Rigidamente monogami, il loro corteggiamento ricorda molto quello dei verdoni. Distribuzione e habitatLe tre specie di frosone arabo sono diffuse rispettivamente a Socotra, nel sud della penisola araba ed in Somalia settentrionale: il loro habitat è rappresentato dalle aree cespugliose aride e semidesertiche con presenza di fonti d'acqua dolce permanenti. SistematicaAl genere vengono ascritte tre specie[1]:
In passato, le tre specie venivano considerate sottospecie del frosone di Socotra: attualmente, tuttavia, si tende a considerare le tre popolazioni allopatriche come specie a sé stanti[1]. A causa dei loro tratti morfologici intermedi è sempre sussistita una certa incertezza riguardo alla loro collocazione tassonomica: in seguito a recenti analisi del DNA mitocondriale, è emerso che effettivamente i frosoni arabi fanno parte di un clade molto primitivo annidato fra i Carduelini, vicino filogeneticamente al trombettiere del deserto ed ai verdoni[1][2][3]. Note
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