Riprende il termine tardo latinoregina (femminile di rex, regis, "re", da rego, regĕre, "governare"), che vuol dire per l'appunto "regina"[1][2][3][8] (un significato analogo a quello dei nomi Malika, Rhiannon e Basilissa).
L'uso di questo termine come nome proprio diffuse inizialmente tra i primi cristiani, come riflesso del culto verso "Maria Regina [del Cielo]", uno degli appellativi della Madonna[1][2][3][4]. Successivamente, con l'intensificasi dei contatti fra l'impero romano e i popoli germanici e il conseguente pesante influsso dell'onomastica germanica su quella romanza, il nome si è mischiato con un altro molto simile, Regina o Ragina, tratto dalla radicegermanicaragin ("consiglio", "assemblea [degli dèi]"), da cui derivano numerosi altri nomi quali Rinaldo, Reinilde, Raniero e Rembrandt[2]. Nel suo uso moderno, in parte il nome può anche avere matrice affettiva, per augurare alla figlia neonata di essere "bella, ricca e fortunata come una regina"[3].
In Italia è attestato su tutto il territorio, con prevalenza in Lombardia, specie per le forme "Reginella" e "Reginetta"[3][4]. L'uso del nome è documentato in Francia ed Inghilterra durante il Medioevo, sempre per ragioni devozionali, ma sopravvisse solo sul continente; nei paesi anglofoni venne riportato in voga nel XIX secolo[1][6]. Va notato che alcune delle varianti in altre lingue sono omografe con altri nomi: ad esempio lo spagnolo Reina coincide con רֵײנָא (Reina), un nome yiddish basato su רֵײן (rein), "pulita", "pura", usato a volte come forma di Caterina[10]. Il bulgaro Райна (Rayna, Raina), oltre a poter anche essere una forma femminile di Rayno[5], è anche omografa con רֵײנָא (Rayna), una variante di trascrizione del già citato nome yiddish[10].
Onomastico
L'onomastico si può festeggiare in diverse date, fra le quali: