Ramphastos toco
Il tucano toco (Ramphastos toco Statius Müller, 1776) è un uccello originario del Sudamerica della famiglia dei Ramphastidae, il più delle volte chiamato semplicemente tucano[2]. EtimologiaIl nome tucano deriva dal termine tupi tuka, tukana, forse di origine onomatopeica.[senza fonte] Il tucano toco è il più grande fra le 11 specie di tucani. Misura 53-60 centimetri di cui ben 19 spettano al becco; il peso si aggira sui 550 grammi. Il piumaggio è di un bel nero brillante che fa risaltare ulteriormente il becco arancione. Sulla sua punta è presente una macchia nera di forma ovale. La gola è bianca. Quando è in volo si notano le copritrici rosse della coda e il codrione bianco. Attorno agli occhi, viola o blu, è presente una zona di pelle nuda di colore giallo-arancione. Il becco, nonostante all'apparenza sembri molto pesante, è in realtà cosparso di sacche d'aria che lo rendono leggerissimo. Possiede una lunga lingua consumata ai lati. Le zampe sono grigie, corte ma molto robuste, con due dita rivolte in avanti e due indietro per facilitare l'appoggio sui rami. BiologiaIl tucano toco, sebbene sia meno socievole di altri tucani, è un uccello che vive in comunità suddivise in piccoli gruppi familiari di circa dieci o dodici individui. Ogni famiglia si sposta separatamente durante le ore dedicate alla ricerca del cibo, ma tornano tutte insieme durante le ore di riposo. Le famiglie volano assieme; il volo è ondulato e aggraziato, che alterna planate a volo battuto. Il becco viene utilizzato per spaventare i predatori, ma non è una vera arma, è anzi molto fragile rispetto alle apparenze. VoceIl verso del tucano è un suono profondo, alto e monotono, udibile a quasi un chilometro di distanza. AlimentazionePrincipalmente frugivoro, il tucano si nutre anche di insetti, piccoli uccelli, uova e rettili, granchi, piccoli pesci che trova nei ruscelli e anche di topi. RiproduzioneIl maschio corteggia la femmina lanciandole col becco una bacca o un altro frutto. Se la femmina ricambia, lancia a sua volta la bacca al maschio, creando così un grazioso rituale amoroso. Il nido non è altro che una cavità di un albero posta molto in alto. La femmina vi depone dalle due alle quattro uova. Il periodo di incubazione è di 16-20 giorni, dopo i quali nascono dei pulcini senza piume e ciechi. Lo sviluppo è molto lento, i piccoli apriranno gli occhi solo dopo tre settimane. I genitori si prenderanno entrambi cura dei piccoli fino a sei settimane dopo che avranno messo le piume. I pulcini hanno un tipico cuscinetto carnoso sotto le zampe che li protegge dalla ruvidezza della cavità, il quale sparirà col passare del tempo. Distribuzione e habitatIl volatile vive in Sudamerica centro-orientale. È presente in Guyana, Suriname, Guyana francese, Brasile, Perù orientale, Bolivia, Paraguay e nord Argentina.[1] Frequenta i boschi, le foreste a galleria, le zone alberate della foresta pluviale, le campagne aperte e le piccole macchie di arbusti; a differenza di altre specie di tucano. Lo si incontra anche presso i corsi d'acqua e nelle vicinanze degli insediamenti umani. SistematicaIl Ramphastos toco ha due sottospecie:[2]
Nella cultura di massaIl tucano è un uccello molto conosciuto all’interno della cultura di massa, grazie al suo grande becco che lo rende parecchio riconoscibile; nel film del 2011 Rio, uno dei personaggi principali, Rafael, è un tucano di questa specie, ha una moglie Eva, con 18 figli; appaiono anche nel sequel Rio 2 - Missione Amazzonia (2014). Note
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