Rachelia glariaRachelia glaria J.M.Ward & Breitw., 1997 è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Gnaphalieae e sottotribù Gnaphaliinae). Rachelia glaria è anche l'unica specie del genere Rachelia J.M.Ward & Breitw., 1997.[1][2] EtimologiaIl nome scientifico della specie è stato definito dai botanici Josephine M. Ward e Ilse Breitwieser nella pubblicazione " New Zealand Journal of Botany. Wellington, N.Z." (New Zealand J. Bot. 35(2): 146) del 1997.[3] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione. DescrizionePortamento. La specie di questa voce ha un habitus di tipo erbaceo perenne. I cauli di queste piante sono provvisti del floema, ma non di canali resiniferi; mentre i sesquiterpeni lattoni sono normalmente assenti (piante senza lattice).[4][5][6][7][8][9] Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. La parte sotterranea consiste in rizomi lunghi, sottili e ramificati. Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato (e embricato) e sono quasi sempre sessili (la base è abbracciante il fusto). La lamina è intera e piatta con forme obovate-spatolate; i margini sono continui a volte revoluti. La superficie è tomentosa o lanosa su entrambe le superfici. Dimensione delle foglie: lunghezza 8 – 9 mm; larghezza 5,5 – 7 mm. Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini solitari (4 - 6 per fusto) posizionati all'ascella delle foglie. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino sessile all'ascella delle foglie e sotteso dalle stesse. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da 14 - 15 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, glabre o pelose a consistenza cartacea e colorate di bruno, sono disposte in modo più o meno embricato su più serie e possono essere connate alla base (strati di stereoma indiviso); talora possono avere un margine ialino. Il ricettacolo è senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma è conica. Fiori. I fiori (da 7 a 11 per capolino) sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre tubulosi, attinomorfi e si distinguono in:
In questo gruppo di piante i fiori radiati (ligulati o del raggio) sono assenti; a volte sono confusi con i fiori femminili (tubulosi) del disco esterno più o meno sub-zigomorfi con un lembo piatto e possono essere interpretati come fiori del raggio.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono piccoli fusiformi; la superficie può essere ricoperta papille (non è pelosa per peli doppi); il pericarpo può essere percorso longitudinalmente da alcuni fasci vascolari. Il pappo è formato da 22 - 34 setole capillari scabre connate in gruppo. Dimensione dell'achenio: lunghezza 1,5 - 1,9 mm; larghezza 0,8 mm. BiologiaImpollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne). Distribuzione e habitatLa specie di questa voce è distribuita in Nuova Zelanda.[2] TassonomiaLa famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[11], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[12] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[13]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][7][8] FilogenesiIl genere della specie di questa voce è descritto nella tribù Gnaphalieae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae. Da un punto di vista filogenetico, la tribù Gnaphalieae fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae" contenente il resto delle sottofamiglie delle Asteraceae. All'interno del supergruppo è vicina alle tribù Senecioneae, Calenduleae, Astereae e Anthemideae.[14][15] La sottotribù Gnaphaliinae è caratterizzata da portamenti di vario tipo con specie ginomonoiche e monoiche, da foglie con margini interi, da capolini disciformi omogami o eterogami e raramente radiati (o subradiati), dallo stilo con rami troncati e superfici stigmatiche separate apicalmente, da acheni glabri o con tricomi allungati e pappo ridotto.[16] Il genere Rachelia appartiene al gruppo Australasian clade, un gruppo informale monofiletico della sottotribù Gnaphaliinae diviso in quattro sottocladi: Angianthus (specie effimere dell'Australia occidentale), Waitzia (specie perenni dell'Australia orientale), Cassinia (specie con portamento arbustivo) e Euchiton (specie perenni simili a piante lanose e alpine). Il genere di questa voce pur appartenendo al clade Australasian, non è incluso in nessun sottoclade specifico.[16][17]. I caratteri distintivi della specie Rachelia glaria sono:[8]
Il numero cromosomico di queste piante è: 2n = 28.[8] Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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