Raboso
Con il nome Raboso (maschile) si identificano due vitigni autoctoni a bacca nera dell'area del Piave (Raboso friulano e Raboso Veronese). Esistono comunque altri due vitigni bianchi (al femminile) riconducibili foneticamente, ma non geneticamente[senza fonte], al vitigno Raboso: la Rabosina bianca e la Rabosa bianca. Tutti e 4 i vitigni condividono fra loro una spiccata acidità, caratteristica che li rende facilmente distinguibili da tutti gli altri. Le origini del nome Raboso sono disputate: potrebbe rimandare all'omonimo torrente che scorre nel Quartier del Piave, oppure derivare dal termine veneto rabioso per il suo sapore fortemente acido. Proprio per questo motivo il Raboso fu a lungo considerato un vitigno "rustico", adatto per la produzione di prodotti di qualità minore e vini da taglio. Tuttavia, le moderne tecniche di coltivazione e vinificazione lo hanno notevolmente rivalutato e oggi il Raboso è alla base di 2 DOC (DOC Piave e DOC Venezia) e una DOCG (DOCG Malanotte). Il vitigno ha un grappolo grande, lungo e alato, costituito da acini di medie dimensioni con buccia blu-nera spessa e coriacea. StoriaSecondo l'istituto di enologia Geisenheim, in Germania, il vitigno sarebbe originario della Renania dove tutt'oggi si coltivano uve dalle caratteristiche molto simili. Successivamente venne esportato in Veneto, regione in cui è attestato almeno dal XIV secolo. Notizie più precise ci sono tramandate da Jacopo Agostinetti nel 1679. Le piante di Raboso sono assai resistenti e sono riuscite a superare senza troppe difficoltà il dilagare della fillossera a fine dell'Ottocento. I VitigniRaboso PiaveÈ tipico del Trevigiano, ma risulta assai diffuso anche nella provincia di Padova con il nome di friulara o friularo (da frio "freddo" perché la vendemmia avveniva nel tardo autunno). Raboso veroneseA dispetto del nome, è coltivato prevalentemente tra le province di Venezia, Vicenza, Rovigo (area del Polesine). Da analisi genetiche si è evidenziato essere figlio diretto del Raboso Piave (madre) e della Marzemina Bianca (padre)[1]. La sua diffusione nel trevigiano, e forse la sua stessa nascita, sono da imputarsi ai poderi dei Conti Papadopoli. Rispetto al Raboso Piave in genere origina vini più amabili, ma sempre vivacemente aciduli. Note
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